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·24 luglio 2025

Reina, la prima intervista da allenatore: “Mi ispirerò a Sarri e Gattuso”

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L’ex portiere del Napoli Pepe Reina, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, inizia la sua carriera da allenatore. Ecco la sua prima intervista ufficiale.

Un’altra leggenda del calcio ha iniziato la sua carriera da allenatore. Si tratta di Pepe Reina, che ha giocato in Italia con le maglie di Napoli, Milan, Lazio e infine Como. Il portiere spagnolo, nella giornata di oggi, ha rilasciato la prima intervista ufficiale come tecnico della squadra giovanile della Division de Honor del Villarreal. L’ex numero 1 del Liverpool ha confermato quanto la sua esperienza in Serie A influenzerà il suo modo di allenare.


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Le prime parole di Reina da allenatore

“Con gli stessi valori che ho mostrato da giocatore. Cercherò di essere una persona onesta, leale, giusta per quanto i giocatori possano percepirlo, perché alla fine non tutti capiranno o vedranno che sono giusto con loro, fa parte del ruolo dell’allenatore. Ma voglio promuovere uno spogliatoio sano, la competitività, l’esigenza, la cultura dello sforzo: è questo che ha segnato la mia carriera”.

Che idea di gioco avrà? Lo spiega sempre Reina: “Vogliamo essere protagonisti, audaci e coraggiosi. Seguire un po’ quello che si fa in questo magnifico club. Cercare di essere competitivi attraverso il bel calcio, con ordine, con una buona gestione del pallone ed essere protagonisti in ogni partita”. E sui punti di riferimento non ha dubbi: “Il modello di gioco sarà molto simile a quello che proponeva Maurizio Sarri, per dinamiche, per alcuni aspetti particolari. A livello umano, Gattuso è una persona che mi ha segnato molto, perché c’era un feeling straordinario, soprattutto con chi giocava un po’ meno, con il suo staff. Questo è importante curarlo”.

Ha aggiunto: “Ma da tutti si impara, anche da ciò che non bisogna fare, da molti di loro, per non commettere gli stessi errori, perché ci sei passato e sono cose che da calciatore non ti piacevano e da allenatore cerchi di evitarle. Ma cercherò di prendere qualcosa da tutti, nei momenti opportuni”Sugli obiettivi che si pone: 
“L’obiettivo è far crescere i ragazzi. L’obiettivo del club è prendersi cura del suo patrimonio più importante, cioè i giocatori, il settore giovanile. Mandarne il più possibile in prima squadra, che siano uomini maturi, pronti e calciatori preparati a fare il salto nel calcio professionistico a partire dal prossimo anno. E a livello collettivo, cercare ovviamente di essere competitivi in tutte le competizioni”.

Ma Reina si vede per lungo tempo in panchina? Lui replica: “Questa è l’idea. I primi passi, se sono buoni e non falsi, ma sì, sono testardo. Penso, anzi sono convinto, di poterlo fare. Ovviamente ho ancora tanta strada da fare, è appena cominciato, devo prepararmi molto, migliorare, imparare. Ho le antenne ben alzate per farlo in fretta e per stare al livello dell’esigenza che abbiamo. Per ora, è bello perché sei dall’altra parte, senti che i giocatori ti ascoltano, ti rispettano, e ti ripeto, mi è toccata la lotteria con lo staff che ho: mi stanno accompagnando e aiutando in questa transizione, che mi stanno rendendo molto più facile”.

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