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·23 marzo 2025
Ravaglia rivela: “Sogno di chiudere la carriera al mio Cesena! Su Bisoli, Castori, Klinsmann e La Gumina…”

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·23 marzo 2025
Nicola Ravaglia, attualmente in prestito alla Carrarese dalla Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di TuttoCesena.it:
Ravaglia, cosa mi dice di questo Cesena ‘targato’ Mignani?“Dico che secondo me, questa squadra, sarà la vera mina vagante dei play-off. Il Cesena, con un po’ di fortuna, potrebbe anche fare il colpaccio…”
Addirittura?“In una mia ipotetica griglia di partenza, subito dopo la perdente della volata finale per il 2° posto (Pisa o Spezia, ndr), metto la Cremonese. Poi ripeto: il Cesena può giocarsela con tutti…”
La fermo un attimo. I bianconeri, il pass per i play-off, devono ancora strapparlo…“Bertozzi, su questo fronte sono molto ottimista. Il Cesena è una squadra in salute, una squadra che ha la cazzimma giusta, una squadra che riuscirà sicuramente a centrare questo traguardo…”
Un giudizio sul suo collega Klinsmann?“Sta andando forte, sta regalando punti pesanti alla squadra. Mi ha stupito, questo ragazzo. Mi ha stupito davvero tanto. Per tanti motivi…”
Me ne dica uno.“Beh, non scopro certo l’acqua calda quando dico che Klinsmann è sbarcato a Cesena con addosso la nomea di ‘raccomandato’. Lui però è riuscito a spazzare via tutti i dubbi sul campo, con delle buone prestazioni…”
L’americano può sfondare anche in Serie A?“Klinsmann ha (quasi, ndr) 28 anni. Non è più un portiere di primo pelo. Però chissà…”
In riva al Savio gioca una sua ‘vecchia’ conoscenza, La Gumina.“Nino lo conosco bene, siamo stati assieme alla Samp sino allo scorso gennaio (prima che La Gumina passasse al Cesena e prima che Ravaglia si accasasse a Carrara, ndr). Che vi posso dire di lui? Che è un grande finalizzatore, un uomo d’area…”
A Genova, La Gumina, la porta avversaria non riusciva però a vederla nemmeno col binocolo…“La concorrenza alla Samp, là davanti, per lui era tanta. E poi Bertozzi, lo sai meglio di me, quella blucerchiata è una piazza complicata. Detto questo, La Gumina a Cesena è partito benissimo. E siamo solo all’inizio. Fidatevi di me: segnerà altri gol pesanti…”
Ci fidiamo (ancora) di lei. Ora però che facciamo? Apriamo il suo album dei ricordi in bianconero?“Potrei stare qui ore ed ore, probabilmente giorni, a parlare del ‘mio’ Cesena. Alla fine, gira che ti rigira, il Cesena resta il mio unico vero grande amore calcistico. Non potrebbe essere diversamente…”
Sono ormai passati 18 anni dal quel suo debutto tra i prof con addosso la maglietta bianconera.“3 giugno 2007. Stadio Manuzzi. Cesena-Verona 0-1. Decise la sfida un rigore trasformato da Ferrante…”
Che ricordo ha di quella domenica?“Quel giorno ho toccato il cielo con un dito: ero il ragazzo più felice del mondo. Non potevo chiedere di più dalla vita…”
A lanciarla fu un ‘certo’ Castori.“Un Castori che, guarda caso, ho incontrato proprio domenica scorsa (per Carrarese-Sudtirol, ndr)”.
Come ha trovato il suo vecchio mister?“Più in forma che mai. Sempre carico. Sempre sul pezzo. Sempre grintoso (e più che mai vicino al record assoluto di presenze cadette, ndr). Una certezza: Castori, invece che invecchiare, ringiovanisce. Anno dopo anno…”
Lei, a Cesena, ha vinto un campionato di C. Anno del Signore duemilanove.“Se ripenso a quella strepitosa cavalcata verso la B mi vengono ancora i brividi. Anche se poi, quella promozione, non me la sono goduta sino in fondo…”
Perché?“Perché, in quella stagione, il sottoscritto ha ricevuto un po’ troppe critiche. Sul sottoscritto, anche a livello di stampa locale, c’erano un po’ troppi pregiudizi…”
Il suo start di campionato, in casa con la Reggiana, fu da film horror…“Ma se è per questo anche in altri match non sono stato impeccabile. Però è anche vero che avevo 20 anni, che ero alla mia prima stagione da titolare in terza serie, che ero un giovane proveniente del vivaio bianconero. Forse ci voleva ‘soltanto’ un po’ di comprensione in più…”
Per trovare il suo ricordo più bello ‘griffato’ Cesena dobbiamo allora andare a…“Il mio debutto in Serie A al Manuzzi contro il Napoli non me lo scordo più. Sempre di quella stagione (2011-12, ndr) ricordo con grande affetto anche quella vittoria di misura conquistata a Palermo grazie a un paio di mie parate e a un gol di Mutu…”
Ecco Mutu. Croce e delizia di quel Cesena…“Se Mutu era in giornata sì non ce n’era per nessuno. Il vero problema è che Mutu, a Cesena, ci è arrivato a fine carriera. E Adrian, di giornate da fenomeno, a Cesena ne ha vissute poche. Oserei direi pochissime. Quattro o cinque al massimo…”
A volte è più facile fare il fenomeno alle Terre Alte che in campo. “Caro Bertozzi, vedo che la memoria è sempre quella dei giorni migliori (robusta risata, ndr)”.
Ma lei perché, in quella stagione (chiamiamola così) particolare, la sera non saliva in collina a bere e a mangiare assieme ai suoi compagni di squadra?“Perché a 23 anni avevo il testosterone che picchiava a mille e avevo altro da fare giù in Riviera (e giù un’altra grossa risata che dura come minimo mezzo minuto, ndr)”.
Il giocatore bianconero che ha apprezzato di più durante i suoi trascorsi in bianconero?“Non ho dubbi: Gigi Turci. Grande portiere. Grande uomo. Grande professionista…”
Non abbiamo ancora parlato di Bisoli…“Ed infatti, almeno una domanda sul Bisolone, da te me l’aspettavo…”
Sul rapporto di odio-amore Ravaglia-Bisoli si potrebbe scrivere un libro intero.“Io direi un’enciclopedia…”
Bisoli, con lei, a Cesena non è mai stato tenero.“Il suo modo di lavorare non mi piaceva per niente. Le sue punzecchiature quotidiane non facevano altro che aumentare la mia permalosità. Ma all’epoca ero ancora troppo giovane ed acerbo per capire che Bisoli stava cercando di farmi crescere alla svelta…”
Il tempo, poi, ha cancellato questi attriti…“Lo ammetto: quando sono andato via da Cesena, il signor Bisoli, mi stava sui maroni. Poi però, qualche anno dopo, io e il mister ci siamo ritrovati a Cremona. E lì è scoppiato l’amore. Un amore che dura ancora oggi…”
Ora Ravaglia, a 36 anni suonati, cosa chiede alla sua carriera?“A Carrara sono venuto in prestito, ho ancora un anno di contratto con la Samp. Vediamo a luglio quello che succederà…”
Suvvia, non faccia il diplomatico. Progetti per il futuro? Sogni nel cassetto?“Bertozzi, lo dico?”
Cosa deve dire?“…che mi piacerebbe tornare a Cesena…”
L’ha detto.“Io sono un inguaribile romantico. E mi piacerebbe (con un robusto aiutino economico della Sampdoria in favore del Cavalluccio, ndr) chiudere dove tutto è iniziato…”
In quel caso, con che spirito (ri)sbarcherebbe in riva al Savio?“Negli ultimi anni, il mio ruolo, è stato quello di chioccia. Di uomo spogliatoio. Ecco, visto che non sono più un giovincello, mi piacerebbe rivestire questo ruolo anche a Cesena. Credo di poter dare ancora tanto a questo sport. Dentro e fuori dal campo…”
Dal 2013, anno del suo divorzio dal Cavalluccio, qualcuno da Cesena l’ha mai contattata per un possibile ritorno?“Direttamente no. Ma io ci spero sempre. Sognare non costa nulla…”