Pagine Romaniste
·18 aprile 2025
Ranieri punta su Eldor-gol

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·18 aprile 2025
Corriere dello Sport (R. Maida) – Aria di ribaltone, tentazioni di novità. Ranieri si sta convincendo a cambiare il centravanti per la partita di domani sera contro il Verona: potrebbe così cominciare con Eldor Shomurodov, che in questi mesi non l’ha quasi mai deluso quando è entrato in campo. A facilitare l’avvicendamento sono le condizioni fisiche di Artem Dovbyk, che ieri non ha partecipato all’allenamento festoso allo stadio Tre Fontane davanti a 3.000 tifosi. Niente di grave, precisa la Roma che ha parlato di normale gestione: Dovbyk dovrebbe essere convocato. Ma le indicazioni settimanali lasciano credere che stavolta possa partire dalla panchina.
“Io non guardo alle gerarchie o agli stipendi. Penso solo a chi può servire di più alla squadra in una certa partita”. E’ un concetto che Ranieri ha espresso in diverse occasioni e che ha applicato senza remore: via via se ne sono accorti Pellegrini, Hummels, Paredes, Koné, Saelemaekers, lo stesso Dovbyk. Shomurodov è un professionista che “si allena a mille all’ora” come osservò già De Rossi quando decise di farlo entrare nella prima giornata contro l’Empoli, subito ricambiato con un gol. Da allora Eldor ne ha segnati altri 5 in stagione pur avendo giocato titolare solo 5 volte in campionato. Domani gli toccherebbe la sesta occasione, in un attacco che potrebbe rilanciare anche Baldanzi insieme a Soulé. Qualità e sostanza per sopportare i duelli fisici con il Verona di Paolo Zanetti, che ha registrato la difesa nelle ultime settimane e ha già quasi raggiunto la salvezza.
Chissà se li vedremo mai insieme in formazione, Dovbyk e Shomurodov. Ranieri ha spiegato chiaramente di aver valutato spesso l’ipotesi di partire con il doppio centravanti. Ha sempre desistito per la tranquillità di tenere un cambio offensivo in panchina in caso di necessità. Non sarebbe strano se domani il compito di modificare gli equilibri della partita fosse affidato a Dovbyk, già due volte efficace da subentrato: in casa del Milanin Coppa Italia e soprattutto all’Olimpico contro il Como quando la sua spizzata si rivelò decisiva per la vittoria.