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·29 aprile 2022
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Il Rangers Glasgow Football Club viene fondato nel marzo del 1872 e nei suoi 150 anni di storia ha collezionato una Coppa delle Coppe nel ’72 e cinquantacinque (55) Scottish Premiership, record di titoli per il massimo campionato scozzese dal 1890 ad oggi.
I Rangers sono il club più importante della Scozia, titolo che si dividono con gli odiati rivali del Celtic Football Club.
Ma a differenza dei cugini i Gers per quattro stagioni sono spariti dai radar della massima serie scozzese dopo il fallimento della società nel 2012 e la successiva ripartenza dalla Terza Divisione la Scottish League Two, equiparabile alla Serie D italiana.
Il fallimento dei Rangers nel 2012 trova le sue radici nei primi anni 2000 quando la società iniziò a registrare continue perdite finanziarie, dovute ad investimenti sbagliati e ad una cattiva gestione economico-finanziaria da parte del management.
Nel 2009 il club aveva accumulato un debito di circa 35 milioni di euro con la Lloyds Banking Group, che a sua volta aveva acquisito il credito dalla Bank of Scotland in seguito alla complessa crisi finanziaria che aveva colpito l’istituto finanziario scozzese.
Dopo questo passaggio la Lloyds gestiva effettivamente il club.
Nel maggio 2011 l’85,3% delle quote del club passò sotto il controllo della Wavetower Limited, una società di proprietà esclusiva di Craig Whyte, per una sterlina.
Sir David Murray, il precedente proprietario, annunciò di aver venduto il club a Whyte perché si era impegnato a saldare il debito con la banca e risolvere il problema “tasse”, oltre a mostrarsi disponibile ad investire nel club e nella ristrutturazione di Ibrox.
Per concludere l’affare e ripagare il debito con i Lloyds, Whyte prese in prestito 31,7 milioni di euro dalla società Ticketus, prima che la vendita del club fosse completata, in cambio della futura gestione e vendita di abbonamenti del club.
Sulla figura imprenditoriale di Whyte emersero molte perplessità tanto che la stampa iniziò ad indagare scoprendo alcune questioni fiscali non chiare di cui era stato imputato il nuovo proprietario dei Rangers.
Dopo gli allarmi, lanciati da più parti, anche la Federcalcio scozzese iniziò ad indagare dichiarando che Whyte non era una persona adatta e adeguata a dirigere una squadra di calcio.
Ma ormai era già troppo tardi per i Rangers perché il club era entrato in amministrazione controlata e si scoprì che Whyte non aveva investito nulla di quanto dichiarato a media e tifosi.
Il 13 febbraio 2012 i Rangers depositato i documenti presso la Court of Session notificando la loro intenzione di entrare in amministrazione controllata perché insolventi su più fronti.
Per via dell'ingresso in questo regime finanziario ai Rangers furono sottratti 10 punti nella Scottish Premier League 2011/12, cancellando i sogni di titolo.
Il club non riuscì a presentare il bilancio relativo al 2011 e quindi non ottenne la licenza UEFA per partecipare alle competizioni europee nella stagione 2012/2013.
Ad aprile i debiti totali del club superavano i 159 milioni di euro.
In più, non avendo pagato dipendenti e tasse e non avendo appoggi dalle istituzioni preposte il club sarebbe entrato presto in liquidazione.
Nell'ottobre 2012 la società di revisione contabile BDO fu nominata liquidatore dalla Court of Session ponendo fine alla militanza nel calcio d’élite scozzese di uno dei suoi club più storici e alla storia del Rangers Glasgow Football Club.
I ricostituiti Rangers ripartono quindi dalla Third Division, quarta ed ultima categoria del calcio professionistico scozzese.
Chiudono con la vittoria del campionato con 24 punti di distacco sulla seconda e la promozione diretta in Second Division – Scottish League One.
Il 10 agosto 2013 i Rangers debuttano per la prima volta nella loro storia nella Scottish League One. In estate la squadra venne rinforzata sul mercato, cercando la seconda promozione consecutiva, che arriva puntuale. Il club vince il torneo con otto giornate d'anticipo, approdando in Championship (Serie B scozzese) senza mai perdere una partita.
Il club di Glasgow, a soli due anni dal fallimento, riuscì così a riavvicinarsi al calcio d’élite scozzese.
Per il ritorno i Premier League però c'è da aspettare, intanto nel febbraio 2015, a distanza di quasi tre anni, si rigioca l'Old Firm, in semifinale di Scottish League Cup, ma è il Celtic ad avere la meglio ad Hampden Park.
I Gers nella stagione 2015/2016 raggiungono il risultato prefissato. I Rangers vincono il campionato con quattro giornate d'anticipo e fanno ritorno in Premier League dopo quattro anni di assenza. Nell’aprile 2016 sconfiggono ai calci di rigore gli eterni rivali del Celtic qualificandosi per la finale di Scottish Cup a sette anni di distanza dall'ultima volta.
Tornati in massima serie dopo quattro stagioni, i Rangers raggiungono il terzo posto e l’accesso in UEFA Europa League per due stagioni consecutive.
Per la stagione 2018/19 viene ingaggiato come allenatore la leggenda del Liverpool, Steven Gerrard riportando appeal e bel gioco ad Ibrox.
Il club in campionato si arrende al Celtic a tre giornate dal termine, mentre in coppa all'Aberdeen.
In Europa League superano i quattro turni preliminari e raggiungono la fase a gironi dove si classificano terzi uscendo dal torneo. Ma ormai il club era tornato dove meritava.
Il 7 marzo 2021, dopo il pareggio tra Dundee United e Celtic, i Rangers, avendo accumulato 20 punti di vantaggio a 6 giornate dal termine del campionato 20/21 proprio a scapito dei rivali concittadini del Celtic, si laureano matematicamente campioni di Scozia per la 55° volta nella loro storia, a distanza di 10 anni dall'ultimo trionfo.
Il progetto Rangers è più solido rispetto al passato avendo la proprietà investito molto soprattutto per l'inserimento di nuove figure professionali.
Anche se i danni economici causati dal Covid hanno avuto un grosso impatto, il club ha lavorato bene per arginare le perdite legate principalmente alla mancanza dei ricavi da stadio.
Numerosi sono gli accordi commerciali che il club ha in essere con aziende multinazionali.
Secondo il bilancio 2021 i ricavi delle sponsorizzazioni sono aumentati del 19% rispetto all'anno precedente con oltre 5,5 milioni di euro di entrate.
Questi i partner ufficiali del club:
Anche i ricavi derivanti dalla vendita dei diritti TV hanno avuto un'impennata, grazie anche a Sky che condivideva i diritti di trasmissione delle partite di campionato casalinghe.
Oltre ai premi UEFA incassati per via delle migliori prestazioni sportive nelle competizioni europee.
I diritti TV hanno fruttato circa 9 milioni di euro, la UEFA invece ha versato nelle casse del club circa 13,1 milioni di euro.
Sotto il punto di vista del merchandising il club ha saputo sfruttare l'appeal di un club storico del calcio scozzese riuscendo a guadagnare oltre 5,2 milioni di euro e mettendo in piedi una partnership con il brand dello sportswear inglese Castore.
Un’altra nota positiva riguarda l’attività di internazionalizzazione. I Rangers hanno stretto accordi con tre club al di fuori dei confini nazionali per condividere know-how e progetti commerciali.
Gli scozzesi sono partner dell’Amburgo SV, nobile decaduta tedesca in Bundesliga2, degli indiani del Bengaluru FC e del club americano della USL Championship l’Orange Country Soccer Club.
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