Calcio e Finanza
·27 giugno 2025
Raccolta pubblicitaria, ma non solo: i costi del divorzio Sky-Eurosport

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·27 giugno 2025
Come anticipato nelle scorse settimane da Calcio e Finanza, dal 1° luglio i canali Eurosport 1 ed Eurosport 2 non saranno più visibili su Sky, restando accessibili solo attraverso le piattaforme DAZN, TimVision e Discovery+, piattaforma streaming di proprietà della stessa Warner Bros. Discovery che detiene il controllo dei canali Eurosport.
Come riporta ItaliaOggi, si tratta di una perdita significativa per Warner Bros Discovery: l’uscita da Sky comporta infatti la scomparsa dagli ascolti certificati Auditel, dato che né DAZN né TimVision rientrano nel sistema di rilevazione. Inoltre, secondo stime di mercato, circa il 60-70% dell’audience complessiva di Eurosport in Italia proveniva proprio da Sky.
La sfida, quindi, sarà ricostruire la visibilità attraverso le piattaforme alternative, che al momento contano su una base combinata di quasi quattro milioni di abbonati, oltre agli utenti Discovery+. Tuttavia, sul piano economico, l’impatto sarà rilevante: si stima che Eurosport Italia perderà una fetta importante dei circa 5 milioni di euro annui raccolti in pubblicità, oltre ai 10-12 milioni che Sky versava ogni anno per trasmettere i due canali.
Il risultato sarà una contrazione significativa dei ricavi. Nonostante ciò, Eurosport Italia fa parte di un gruppo internazionale solido e non è in discussione la sua continuità operativa, anche se dovrà affrontare un momento di transizione complesso.
L’interruzione dell’accordo non è priva di conseguenze anche per Sky. L’addio ai canali Eurosport significa la perdita di due tornei prestigiosi del Grande Slam – Australian Open e Roland Garros – e, soprattutto, dei match di Jannik Sinner.
Nell’offerta di Eurosport sono incluse le esclusive Vuelta e Giro delle Fiandre per il ciclismo, le Olimpiadi fino al 2034, gli eventi del Motosport come la 24 Ore di Le Mans e il campionato Wec, che vede fra i protagonisti una icona come Valentino Rossi. Il PGA Tour di golf e il biliardo con il World Tour di Snooker. Poi c’è il mondo dell’atletica con le maratone principali e il Grand Slam Track, il circuito su pista promosso da Michael Johnson. Per finire, gli sport di combattimento come la UFC e il wrestling della WWE.
Viene quindi meno per Sky l’offerta sportiva considerata complementare che include ciclismo, basket e sport invernali, anche se si tratta di una perdita relativa, visto che comunque alcuni degli appuntamenti più importanti vengono già ora trasmessi in chiaro..
Infine, va sottolineato che Sky ha recentemente rinnovato l’esclusiva per Wimbledon fino al 2030. Un investimento importante: se fino al 2026 i diritti costavano circa 4 milioni di euro l’anno, dal 2027 il prezzo salirà – secondo indiscrezioni – a circa 7 milioni di euro annui. Un rinnovo oneroso che potrebbe aver influenzato la scelta di non proseguire l’accordo con Eurosport, nel quadro di un riposizionamento dell’offerta sportiva di Sky Italia.
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