Calcio e Finanza
·11 novembre 2024
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Rabbia del tecnico del Napoli Antonio Conte sul Var dopo la sfida contro l’Inter. “Ma che significa ‘il Var non può intervenire’ se c’è un errore? Ma che significa. Non capisco”, le sue parole a Dazn riferito all’episodio del rigore concesso ai nerazzurri. “Stiamo di nuovo trovando una situazione affinché ci siano di nuovo retropensieri da parte di tutti. Il Var se c’è un errore deve intervenire, punto e basta, altrimenti si creano retropensieri. Stiamo di nuovo trovando una situazione affinché ci siano di nuovo retropensieri da parte di tutti”.
“Io inizio a non sentirmi più sicuro, perché iniziano a dirmi che l’arbitro ‘no ma questa è una valutazione su cui non può intervenire’, quando conviene. Quando non conviene invece interviene. Il Var interviene per correggere un arbitro, punto e basta. Non che lascia la decisione all’arbitro, altrimenti si creano retropensieri su questa cosa”, ha proseguito.
“Il Var deve intervenire per correggere o su situazioni non viste dall’arbitro. Cosa vuol dire che l’arbitro Mariani deve decidere lui se è un errore, clamoroso, che può incidere sulla partita. Si era partiti benissimi con il Var, perché interveniva se c’era una situazione, adesso si inizia a dire ‘qua può intervenire, qua non può intervenire’. Se c’è un errore deve intervenire, punto e basta. Chiama l’arbitro, lo fa andare a vedere, poi può confermare la decisione ma va a vedere che cosa è successo. Sia a favore nostro che contro”.
“Var a chiamata? Il Var deve chiamare lui se c’è un errore, perché devo essere io a chiamare l’arbitro. Se c’è questo strumento, che è un bellissimo strumento se utilizzato in maniera seria e onesta, perché devo essere io a intervenire. Se ha sbagliato l’arbitro, gli fai fare una figura di cacca in meno”.
“Qualcuno ha provato a dire qualcosa che mi ha dato molto fastidio. Il fatto di sentirmi dire che su un rigore inesistente il Var non può intervenire perché spetta all’arbitro. Se c’è il Var, che può essere di aiuto se usato con onestà, deve intervenire. Si sta creando un protocollo che crea dietrologie. Se c’è un errore devi intervenire e correggerlo”, ha poi aggiunto Conte in conferenza stampa.
“Crea dietrologie, cattivi pensieri e io non ne voglio avere. Io voglio onestà intellettuale, sia a favore che contro. Questa cosa la sto sentendo un po’ e mi iniziano a girare. Sono arrabbiato non per la decisione, ma sentirmi dire che non può intervenire la percepisco come una presa in giro. Non parlo per me ma per tutti gli allenatori. Noi vogliamo le cose oneste. Chi lo ha fatto questo protocollo? Siamo incazzati neri tutti quanti, per questi dubbi che creano comunque delle dietrologie. Io voglio stare tranquillo in panchina, altrimenti sono cartellini”. Aggiungendo, poi, uscendo dalla sala stampa rivolgendosi ai giornalisti: “Scusate ma sono incazzato nero, è da un po’ che ce l’ho qua”