Pagine Romaniste
·15 febbraio 2025
Quando l’attacco è la peggior difesa
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·15 febbraio 2025
Corriere della Sera (M. Ferretti) – La Roma è una squadra formidabile, forse migliore in campo europeo (e non solo), nel beccare gol quando attacca. Una perversa specialità della casa; un consolidato paradosso (tattico) in linea con le plurime scelleratezze (non solo tattiche) stagionali. La Roma, con prove ormai al di sopra di ogni sospetto, è riuscita addirittura a smentire la tesi che “la miglior difesa è l’attacco”: il gruppo affidato a Ranieri (ma in precedenza si erano viste cose più o meno simili) ha ribaltato il concetto, stabilendo che l’attacco è la peggior difesa.
Basterebbe maggiore applicazione mentale, oltre che tattica, per evitare di prendere gol sul rinvio rapido del portiere avversario addirittura a gioco fermo oppure di farsi fregare in «transizione» (sorry, please…) dopo aver perso il pallone a due passi o anche più dalla porta nemica. E questo chiama in causa più la qualità (complessiva) di un giocatore che il lavoro dell’allenatore. A proposito: se a Oporto – come era accaduto a Budapest – la protesta contro il sistema arbitrale passa attraverso la voce del tecnico e non attraverso quella di un alto dirigente, vuol dire che alla Roma continua a esserci (quantomeno) una chiara insufficienza di dirigenti. Più o meno alti. O no?