Quando Guardiola disse che avrebbe allenato (gratis) il Brescia | OneFootball

Per quanto sembri strano, Pep Guardiola ha un rapporto speciale con Brescia. Non è un mistero né una scoperta recente: il visionario tecnico del Manchester City approdò alle Rondinelle nel 2001, convinto dal carisma e la classe di Roberto Baggio.

Alla corte di Carletto Mazzone, come hanno sempre confermato tanti amici e conoscenti il catalano dimostrò un’umiltà fuori dal comune. Il suo apprendistato da tecnico era già iniziato: l’Italia era una tappa necessaria. E non è un caso che la sua carriera sia terminata ai Dorados, in Messico, e che lì abbia studiato da vicino la “salida lavolpiana” ideata da Ricardo La Volpe.

A Brescia, Guardiola trovò un ambiente intimo e familiare che – trascinato dall’entusiasmo di un presidente vulcanico – stava sognando in grande. Proprio questo stregò Pep, che con quel presidente, Gino Corioni, instaurò un legame speciale.

“Ginetto”, come lo chiamavano a Brescia, si esaltava e impazziva per giocatori come Pep e Baggio. Stravedeva per loro, li coccolava e ammirava.

E infatti, una volta diventato uno dei migliori tecnici al mondo, Guardiola ha mantenuto contatti e legami con Brescia, come ribadito nella conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta.

L’aneddoto più divertente risale però al 2011 quandom durante una pausa per le nazionali, l’allora tecnico del Barcellona fece visita alle Rondinelle e seguì insieme a Corioni un allenamento della squadra, allora allenata da Beppe Iachini, per poi trattenersi a cena.

In mezzo a tanti vecchi amici e compagni, l’allora presidente biancoblù chiese scherzosamente al tecnico quando intendesse sedere sulla panchina del Brescia.

Senza sottrarsi al gioco, Pep rispose sparandola grossa (e strappando una risata ai presenti).