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Mario De Zanet·26 ottobre 2020
Quando Edin Dzeko vinse lo scudetto con il Milan 👑

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Mario De Zanet·26 ottobre 2020
In un mondo parallelo, Edin Dzeko è una bandiera del Milan.
La sua storia in rossonero comincia in una faticosa, zoppicante trattativa con i tedeschi del Wolfsburg: la governa Galliani, più attento alle casse rossonero rispetto agli anni precedenti.
Non sarà il tempo dei parametri zero, il Milan ha aperto una fase diversa della sua storia: non a caso, Kakà è volato verso Madrid.
Sì, siamo nel 2009 e Edin Dzeko ha appena cominciato la sua avventura in rossonero: i tedeschi sono un osso duro, ma alla fine abbassano le pretese e si chiude a 27 milioni, una gran bella cifra per l’epoca.
Il ragazzo è contento, sogna Milano e il Milan. Il Cigno di Sarajevo richiama immediati collegamenti con quello di Utrecht, anche se non prende la 9: la maledizione ancora non esiste, allontanata da Pippo Inzaghi.
Ho già detto diverse volte di essere un tifoso del Milan e il mio obiettivo è sempre stato quello di poter giocare con un grande club come quello rossonero
Nessuna maledizione da difendere, sceglie la 11 tanto cara della Nazionale: Milano e San Siro sono il suo posto, lui, cresciuto osservando Van Basten.
Dzeko arriva, e il Milan si scuote dall’addio di Kakà. Si diverte con Ronaldinho, Pato e quel giovane bosniaco lì davanti. La rifondazione rossonera comincia dall’attaccante campione di Germania, primo acquisto volto a immediatamente svoltare il corso rossonero dopo l’addio di Ancelotti.
Quell’estate se ne andarono anche Seedorf, Ambrosini e Gattuso, mentre il nuovo corso puntò fortemente su Pirlo e Nesta.
Qualche mese d’ambientamento e la svolta nell’estate successiva, quando arriva Gareth Bale, inseguito da tempo e maturato parecchio nell’ultima stagione al Tottenham, prima di esplodere in rossonero, dove arriva per 10 milioni.
Bale mi è sempre piaciuto…. Certi giocatori vanno presi prima che esplodano
Il gallese e Dzeko si pescano a meraviglia, Allegri li lascia fare. È un Milan concreto, che ha chiuso il calciomercato con il colpo Fabregas, altro uomo inseguito a lungo dalla dirigenza rossonera.
Lo scudetto arriva con il marchio del bosniaco, autore di 17 gol. E in due anni, il Milan di Ancelotti è un lontano ricordo.
Un ricordo ineguagliabile, ma passato ed oramai non più invadente.
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