⛱Quando Bielsa fu tecnico della Lazio, ma non arrivò mai a Roma⚽️ | OneFootball

⛱Quando Bielsa fu tecnico della Lazio, ma non arrivò mai a Roma⚽️ | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: OneFootball

OneFootball

Mario De Zanet·30 giugno 2019

⛱Quando Bielsa fu tecnico della Lazio, ma non arrivò mai a Roma⚽️

Immagine dell'articolo:⛱Quando Bielsa fu tecnico della Lazio, ma non arrivò mai a Roma⚽️

Ogni estate regala emozioni di mercato. Così, mentre affrontiamo l’attualità, ricordiamo anche alcuni episodi che meritano di essere rivissuti: storie intense, alcune durate il tempo di un lampo, altre infinite. Alcune tradottesi in realtà, altre svanite nel nulla.


El Loco Bielsa ed una storia che ben si abbina con il suo soprannome. Qualche settimana fa, il tecnico argentino era stato associato alla Roma, ma l’attuale allenatore del Leeds era già stato accostato ad una formazione della Capitale.


OneFootball Video


Immagine dell'articolo:⛱Quando Bielsa fu tecnico della Lazio, ma non arrivò mai a Roma⚽️

Era capitato anche 3 anni fa e Bielsa sedeva oramai sulla panchina della Lazio, prima che tutto precipitasse. La Lazio annunciò Bielsa e due giorni dopo ne comunicò le dimissioni.  Ma, cosa successe?

L’annuncio del tecnico sulla panchina biancoceleste arriva il 6 luglio 2016, dopo una lunga estenuante trattativa: 4 settimane circa di intensi dialoghi, tra Roma e Buenos Aires, dove Bielsa convince la dirigenza biancoceleste con la sua genialità, ma i sospetti sulle reali intenzioni del Loco non mancano mai.

Tra proposte e controproposte, in un infinito rimpallo di responsabilità e richieste, si arriva ad un punto cruciale nei primi di luglio: la trattativa, infatti, sembra tramontare, nonostante negli ultimi giorni di giugno tutto sembrava fatta.

Il colpo di scena, invece, si materializza: il 6 luglio, appunto, la Lazio annuncia l’arrivo di Bielsa, rivelando di aver depositato il contratto del tecnico e dei suoi allenatori. Il comunicato, tuttavia, appare la miglior via per obbligare Bielsa ad esporsi: in quelle ore, infatti, si alimentavano i dubbi sul tecnico, attratto dalle sirene della sua Nazionale, dato che si era appena liberata la panchina del Albiceleste.

Pertanto, quel comunicato fu un una sorta di ultimatum: la Lazio infatti scrisse che il tecnico sarebbe arrivato il 9 luglio. A Roma, invece, Bielsa non sarebbe mai arrivato: l’8 luglio la Lazio annunciò “con stupore” le dimissioni del tecnico.

È questo l’esito di un giallo memorabile, dove il suo visto, preparato a Buenos Aires, non viene mai ritirato e rimane lì inutilizzato. Si tratta di una delle tante storie relative a questo personaggio tanto affascinante, che spiegò poi le sue ragioni per quell’addio alla Lazio.

Io e i miei collaboratori abbiamo preso questa decisione perché, in 4 settimane di lavoro, non abbiamo ottenuto nessuno dei sette acquisti espressamente richiesti nel piano di lavoro approvato dal presidente Lotito. Nonostante questo, il club ha reso pubblico il contratto che ci legava, malgrado questo non fosse praticabile senza gli acquisti

Diversa, inevitabilmente, la versione della Lazio: Lotito e Tare difesero la Lazio e passarono anche alle vie legali. Ma è recente la dichiarazione del presidente laziale in cui emerge una nuova prospettiva su quel che avvenne.

Bielsa l’ho cacciato io. Quando stavo in Francia, Tare mi chiamava e mi diceva che aveva comprato dei giocatori che voleva l’allenatore, dopo 3 minuti non andavano più bene. Torno a Formello, con Tare chiamiamo l’allenatore e inizia una situazione di un certo tipo. Tare gli parlava, lui rispondeva come se fosse uno scienziato. A un certo punto mi sono mortificato per Igli e ho preso il telefono: “Senta mister, lei se ne deve andare”. Tare era pallido

La verità qual é? Chissà. Oggi sappiamo che in quell’estate si sedette Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio: 3 anni dopo, l’allenatore dei biancocelesti è lo stesso.