Psg Inter, finale di Champions League: se finisse 1-0 o 0-1 sarebbe la 20ª volta. I precedenti | OneFootball

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·31 maggio 2025

Psg Inter, finale di Champions League: se finisse 1-0 o 0-1 sarebbe la 20ª volta. I precedenti

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Champions League, se questa sera finisse 1-0 o 0-1 sarà la ventesima volta nella storia della Coppa dalle Grandi Orecchie: ecco i precedenti

Nel grande libro della Coppa dei Campioni/Champions League, c’è un capitolo particolarmente denso, quello dedicato alle finali risolte con il più chirurgico dei risultati: l’1-0. Questo punteggio, emblematico di equilibri sottili e tensioni palpabili, si è impresso sul tabellone per ben diciannove volte, più di ogni altro, trasformando singoli istanti in eternità. Andiamo a ripercorrere, una per una, queste diciannove storie di trionfi minimi nel punteggio ma immensi nella storia.

Il primo 1-0 che decise la coppa risale al 1965, quando a San Siro l’Inter di Helenio Herrera, già campione in carica, superò il Benfica grazie a una rete di Jair da Costa, il cui tiro, complice il terreno reso pesante dalla pioggia, beffò il portiere Costa Pereira. Otto anni dopo, nel 1973 a Belgrado, fu l’Ajax di Cruyff a cucirsi addosso il terzo titolo consecutivo, domando la Juventus con un colpo di testa imperioso di Johnny Rep dopo soli quattro minuti. Il Bayern Monaco seguì l’esempio nel 1976 a Glasgow, quando un missile di Franz “Bulle” Roth piegò la resistenza del sorprendente Saint-Étienne e dei suoi celebri pali quadrati.


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Il dominio inglese degli anni successivi vide spesso l’1-0 come marchio di fabbrica. Nel 1978 a Wembley, il Liverpool ebbe la meglio sul Club Brugge con una deliziosa palombella di Kenny Dalglish. L’anno seguente, nel 1979 a Monaco di Baviera, il Nottingham Forest di Brian Clough iniziò la sua favola europea superando il Malmö FF con un colpo di testa di Trevor Francis, l’uomo da un milione di sterline. Il Forest si ripeté nel 1980 a Madrid, stavolta contro l’Amburgo, grazie a una perla da fuori area di John Robertson. Il tris inglese consecutivo con questo risultato fu servito dal Liverpool nel 1981 a Parigi, quando un’incursione di Alan Kennedy stese il Real Madrid. L’incredibile striscia britannica proseguì nel 1982 a Rotterdam, con l’Aston Villa che, contro ogni pronostico, batté il Bayern Monaco con il tocco sottomisura di Peter Withe. Il cerchio degli 1-0 anni ’80 vide anche la vittoria dell’Amburgo sulla Juventus nel 1983 ad Atene, decisa da una prodezza balistica di Felix Magath. E poi, nel 1985, la tragica notte dell’Heysel, dove la Juventus vinse contro il Liverpool per 1-0 con un rigore di Michel Platini, un risultato sportivo oscurato per sempre dal dramma sugli spalti.

Con l’avvento della moderna Champions League, l’1-0 non ha perso il suo fascino letale. Nel 1990 a Vienna, il Milan di Sacchi conquistò la sua seconda coppa consecutiva battendo il Benfica con una progressione e un tocco elegante di Frank Rijkaard. Due anni dopo, nel 1992 a Wembley, il “Dream Team” del Barcellona sollevò la sua prima coppa grazie a una punizione leggendaria di Ronald Koeman nei tempi supplementari contro la Sampdoria. Nel 1993 a Monaco di Baviera, fu il Marsiglia a sorprendere il Milan stellare con un colpo di testa di Basile Boli. L’Ajax dei giovani fenomeni, nel 1995 a Vienna, piegò ancora il Milan con una zampata del giovanissimo Patrick Kluivert nei minuti finali. Il Real Madrid, nel 1998 ad Amsterdam, ritrovò il trono d’Europa dopo 32 anni superando la Juventus con un gol contestato ma decisivo di Predrag Mijatović.

Gli ultimi anni hanno confermato questa tendenza alle vittorie di misura nelle finalissime. Nel 2020, nella finale anomala di Lisbona a porte chiuse, il Bayern Monaco ebbe la meglio sul Paris Saint-Germain con un colpo di testa del grande ex, Kingsley Coman. L’anno successivo, nel 2021 a Oporto, tutta inglese, il Chelsea sorprese il Manchester City con la corsa e il dribbling vincente di Kai Havertz. Nel 2022 a Parigi, il Real Madrid si confermò re indiscusso d’Europa superando il Liverpool grazie a una rete di Vinícius Júnior. Infine, nel 2023 a Istanbul, il Manchester City ha finalmente coronato il suo sogno europeo battendo l’Inter con un destro preciso di Rodri.

Diciannove storie, diciannove lampi in partite spesso tese, bloccate dalla paura di sbagliare, dove la solidità difensiva e la capacità di capitalizzare la singola occasione hanno fatto la differenza. L‘1-0 non sarà forse il risultato più spettacolare, ma è indubbiamente quello che più di ogni altro ha scolpito eroi e condannato vinti nella notte più importante del calcio europeo, testimoniando la difficoltà estrema di segnare quando la posta in palio è la storia.

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