Zerocinquantuno
·17 settembre 2024
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·17 settembre 2024
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Trovo tristissima la nostra opinione pubblica riferita al Bologna, che nonostante un’evidente crescita del mondo BFC non si toglie di dosso quella patina di provincialismo insano, quello dello sbiscio, del darsi di gomito.
Da un paio di settimane ‘radio portici’ ha messo in giro la voce di un possibile disimpegno di Giovanni Sartori, derivante dal fatto che lo stesso non sarebbe stato l’artefice della deludente (secondo alcuni) campagna acquisti.
Coloro che hanno messo in giro questa voce sono gli stessi del «mi fido di Sartori». Oggi invece sostengono che appunto quest’ultimo non può aver fatto questa campagna acquisti: da tale presupposto, evidentemente studiato a tavolino, derivano i rumors fatti girare ad arte sugli eventuali problemi con Saputo, sul mancato rinnovo e così via.
Il direttore tecnico tanto desiderato ha effettuato (secondo costoro) una campagna acquisti deludente? Impossibile, quindi non l’ha fatta lui!
Un ragionamento da bambini delle elementari!
Poi, un lunedì sera di metà settembre, le telecamere di DAZN inquadrano Saputo e Sartori comodamente seduti fianco a fianco in tribuna al Tardini per godersi la gara fra Parma e Udinese: soli, come due appassionati di calcio che vanno ad assistere ad una partita.
E i problemi tra Sartori e Saputo di ‘radio portici’? E il disimpegno di Sartori?
Tutte chiacchiere, pettegolezzi tipici del provincialismo, privi di fondamento e utili solo ad alimentare un’audience biliosa come loro, incapace persino di godere di un momento storico e straordinario del nostro Bologna: guardare il dito dei 3 punti in classifica e non la luna della Champions è la cosa più sciocca che un tifoso possa fare; logico invece per chi sulla critica ossessiva a Saputo ci ha costruito nove anni di vita, ed è rispuntato dopo mesi in cui era dovuto stare con le orecchie un po’ più basse.
Le squadre a cui i cosiddetti ‘ambiziosi’ vorrebbero assomigliare hanno tifoserie e opinioni pubbliche che nella stragrande maggioranza non conoscono il nome dei proprietari, così come si interesseranno pochissimo di chi ha condotto la campagna acquisti: semmai si concentrano sul campo da gioco.
Ecco, domani sul rettangolo verde il Bologna incontrerà lo Shakhtar per la prima partita di Champions League: ‘radio portici’ e pettegolezzi permettendo.
Tosco – Canale 88
P.S: a proposito, come si dice fire and desire in friulano?
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Foto: madeinbo.tv