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Marco Alessandri·22 settembre 2023
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Marco Alessandri·22 settembre 2023
Tre vittorie, quattro pareggi e nessuna sconfitta. La tre giorni europea delle italiane porta un bottino positivo alla Serie A, anche se forse qualcosa in più si poteva fare.
Basti pensare alla prestazione dell’Inter, che per 70 minuti è stata in balia della Real Societad, salvo poi rischiare di vincerla nel finale. Ma anche il Milan, che in casa con il Newcastle domina sul piano del gioco e delle occasioni, senza però riuscire a sbloccare il match.
Di spunti da raccontare, insomma, il primo turno europeo ne ha lasciati eccome. Andiamo a rivedere tutto, insieme.
Il match più emozionante per i colori italiani lo regala il Napoli, che vince in Portogallo ma fino all’ultimo secondo se la deve sudare. Azzurri ancora una volta ben lontani dal Napoli che solamente pochi mesi fa incantava la Serie A, tornando a vincere lo Scudetto a distanza di 33 anni.
A Braga i ragazzi di Rudi Garcia passano in vantaggio con il bel gol di Di Lorenzo, colpiscono tre legni e subiscono il pari quando meno ce lo si aspettava. Poi l’autogol che regala i tre punti ai campioni d’Italia, ma non senza prima ringraziare il palo che al 94′ respinge l’ultimo assalto dei padroni di casa.
Non poteva che essere Ivan Provedel l’uomo copertina di questo primo turno. Il portiere della Lazio si prende le prime pagine di tutta Europa con una prestazione da 8 in pagella e +3 al fanta, con quel gol che al 95′ ha fatto esplodere di gioia l’Olimpico.
Un inserimento da attaccante navigato, sfruttando al meglio il tiro cross di Luis Alberto. E dire che già prima il numero 94 biancoceleste il suo l’aveva fatto, parando l’impossibile sul tentativo di Lino, che avrebbe mandato i titoli di coda sul match. Prestazione aliena.
Nella brutta, bruttissima prestazione dell’Inter a San Sebastian c’è tanto di Simone Inzaghi. Perfetto nel derby contro il Milan, il tecnico nerazzurro sbaglia completamente la formazione e finisce per ringraziare Lautaro (e Sommer) per un punto per certi versi insperato.
Facile parlare con il senno del poi, ma forse cinque cambi rispetto alla partita con il Milan sono troppi. Se poi tra chi è rimasto fuori ci sono anche Thuram e Dimarco, allora sì che tutto si complica. Lezione imparata? Lo vedremo già a Empoli.
Bellissima la rete del definitivo 2 a 1 giallorosso in Moldavia, a casa dello Sheriff. Un gol che vale da solo il prezzo del biglietto, con la combinazione Cristante-Dybala-Lukaku che fa sognare i tifosi romanisti.
Per Big Rom secondo gol consecutivo dopo quello segnato all’Empoli in campionato e un feeling con Dybala che sembra migliorare giorno dopo giorno. Mourinho ha chiesto un attaccante in grado di vincere le partite anche da solo: a vedere da queste prime uscite, il tecnico portoghese può dirsi soddisfatto.
Strano a dirsi, ma l’unico ad aver centrato una doppietta nelle uscite delle italiane è un difensore. Luca Ranieri fino a ieri non aveva mai segnato con la maglia della Fiorentina, poi ha deciso di farne due in una sola serata.
Peccato solo per il pari, che rovina la festa del classe ’99 e della Viola. Poco male, il tempo per rifarsi nel girone non manca.
Solitamente li troviamo tra i migliori in campo, questa volta finiscono dietro la lavagna. Giornate da dimenticare per Rafa Leão e Alessandro Bastoni, protagonisti in negativo nei pareggi di Milan e Inter.
Il portoghese gioca una gara quasi svogliata e si divora un gol per una leggerezza. Bellissima la serprentina, ma dopo un derby perso 5-1 è francamente difficile comprendere il colpo di tacco con cui il portoghese voleva beffare Pope. Pallone mancato, figuraccia e tifosi imbufaliti.
Non va meglio al collega nerazzurro, Bastoni, che dopo 4 minuti decide di mettersi in proprio, provando un dribbling senza fortuna. Palla persa da ultimo uomo e strada spianata a Mendez, che ringrazia e fa 1-0. Fortuna sua che Lautaro faccia 1-1, se no sai che guai…
Chi ha ben impressionato è la Dea, che piega il Rakow 2-0 e si gode Charles De Ketelaere. Il belga a Bergamo sembra vivere una nuova vita rispetto alla triste stagione passata a Milano, trova spazio e impreziosisce la propria prestazione con giocate da fuoriclasse.
Atalanta ben messa in campo, che ci mette un po’ a carburare (erano 525 giorni che la banda di Gasperini non giocava in Europa) ma poi schianta i polacchi senza troppi affanni. Testa del girone subito conquistata, insieme allo Sporting Lisbona. Già nel prossimo turno, dunque, sarà scontro diretto.