📸 Proteste per contatti Djimsiti-Giroud e Kalulu-Pessina: la spiegazione | OneFootball

Due episodi, uno per parte, hanno scatenato non poche polemiche in Milan-Atalanta.

Nel finale del primo tempo, i rossoneri hanno protestato a lungo con l’arbitro Orsato per un presunto fallo di Djimsiti ai danni di Giroud. Il contatto avviene al limite dell’area: una trattenuta da parte del difensore atalantino e un incrocio con la gamba dell’attaccante rossonero.

Come spiegato da Luca Marelli, moviolista di Dazn, il contatto avviene fuori dall’area di rigore, motivo per cui il VAR non è potuto intervenire. Si sarebbe però trattato di una punizione dal limite, visto che Djimsiti va direttamente sull’uomo.

Come precisato da Marelli, non ci sarebbero stati nemmeno gli estremi per l’espulsione del centrale albanese, visto che il pallone non è in possesso di Giroud e né è diretto verso la porta.

Per Giroud niente rigore, ma arriva il cartellino giallo a causa delle reiterate proteste verso Orsato.

Nella ripresa, invece, è l’Atalanta a protestare energicamente con il direttore di gara per un presunto fallo di Kalulu su Pessina nell’azione che dà il via alla ripartenza da cui nasce il vantaggio rossonero firmato da Rafael Leao.

Il contatto è evidente, anche se accentuato dal centrocampista della Dea. “È un contatto che si può fischiare”, spiega Luca Marelli, che però precisa: “Il VAR normalmente interviene quando il contatto è più evidente”.

Si tratta di un intervento molto al limite da parte del centrale del Milan. I rossoneri, complice il successo con l’Atalanta e la successiva vittoria dell’Inter a Cagliari, sono ora a un solo punto dallo Scudetto.