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·16 febbraio 2025

Pressioni dei club, la Premier mantiene le norme del FPF interno per un altro anno

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Le controverse norme del Fair Play Finanziario della Premier League rimarranno in vigore la prossima stagione, dopo che le sfide legali attualmente in corso hanno costretto a rimandare l’accordo su un sistema sostitutivo. Lo riporta il quotidiano inglese The Times.

La proposta era stata quella di sostituire le norme in questione alla fine di questa stagione, ma ora questa idea è stata abbandonata. Una riunione dei 20 club della Premier League a Londra giovedì ha deciso di introdurre i sistemi sostitutivi proposti a partire dal 2026/27.


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La decisione di mantenere le norme sul FPF inglese per un’altra stagione significherà un altro anno in cui i club saranno limitati nel deficit massimo che possono accumulare. La perdita massima è di 105 milioni di sterline su tre stagioni, ma le spese per le infrastrutture, il calcio giovanile e il calcio femminile non pesano sul totale. L’Aston Villa ha precedentemente tentato senza successo di far alzare quel limite a 135 milioni di sterline.

Come rivelato dal Times, i club di Premier League ritenevano che non fosse utile votare su nuovi regolamenti fino a quando non si fosse risolto il caso di Manchester City su due azioni legali contro le regole legate ai rapporti con le parti correlate.

I due sistemi sostitutivi proposti rispetto a quelli attuali sono:

  • la regola del rapporto costi/ricavi, che limiterebbe i club a spendere l’85% delle loro entrate su salari dei giocatori, trasferimenti e commissioni degli agenti e
  • l’ancoraggio, che vedrebbe le spese delle squadre top per i costi dei calciatori limitate a cinque volte l’importo che la squadra ultima in classifica incassa in termini di diritti televisivi.

Alla Premier League è stato anche chiesto di esaminare la questione della sostenibilità e se qualche elemento di deficit massimo debba essere mantenuto. Un dirigente di un club ha spiegato che era «quasi inutile» accettare un nuovo sistema fino alla conclusione dei casi legali del City. In una causa separata, la PFA (l’equivalente dell’Assocalciatori in Italia) ha minacciato azioni legali contro la Premier League se verranno approvati l’ancoraggio e la regola del rapporto costi/ricavi.

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