Calcio e Finanza
·8 agosto 2022
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·8 agosto 2022
Venerdì 5 agosto, con il successo esterno dell’Arsenal sul Crystal Palace per 2-0, è iniziata la Premier League stagione 2022/23. La Premier è senza dubbio la first class dei campionati di calcio per squadre di club, per livello tecnico, per spettacolo, per le star che scendono in campo e per il business che produce.
Il fatturato della Premier League supera i 4 miliardi di sterline a stagione, una cifra monster che serve non solo a mandare avanti la giostra e a migliorala di stagione in stagione, ma anche a finanziare i club al fine di renderli sempre più competitivi (tra loro e a livello internazionale).
Anche in questa stagione parte favorito per il successo finale il Manchester City di Pep Guardiola, che nelle ultime cinque edizioni ha vinto ben quattro volte lasciando solo un successo al Liverpool.
Chiudere in vetta non è solo un obiettivo sportivo, ma anche economico. Il titolo vale infatti 160 milioni di sterline, un’iniezione di liquidità fondamentale per agire sul mercato e restare al top (anche il secondo posto è importante, la scorsa stagione il Liverpool ha incassato 90 milioni di sterline).
Per chi non vince la Premier e non sale sul secondo gradino del podio, comunque, i soldi arrivano lo stesso. Ogni posizione in più nella classifica finale vale ben 2.2 milioni di sterline. Ad esempio, nello scorso torneo solo sette punti separavano il Leicester City dall’Aston Villa al fischio di chiusura. Ma le Foxes hanno chiuso all’ottavo posto, mentre i Villans al quattordicesimo. Sei posizioni di differenza che sono valse al club del presidente Aiyawatt Srivaddhanaprabha un +13.2 milioni di sterline rispetto a quello del collega della società di Birmingham.
Merita un approfondimento la situazione dei club che retrocedono. A loro, la Premier League destina 100 milioni di sterline (quindi più della cifra che prende chi arriva al secondo posto). Questa decisione, che potrebbe sembrare quantomeno curiosa, è invece sensata e figlia di calcoli precisi.
Scendere in Championship, infatti, a livello economico è una mezza tragedia, con il crollo degli introiti dai diritti tv e il deprezzamento immediato del valore dei cartellini dei calciatori in rosa. Il bonus serve quindi a non far precipitare le squadre che retrocedono in una crisi economica difficilmente recuperabile.
Capitolo diritti televisivi. Tutti club della Premier League ricevono un pagamento di base uguale, indipendentemente dalla loro importanza (circa 84 milioni di sterline). A questo si aggiunge poi un’altra quota che varia in base alla frequenza con la quale vengono selezionati per le partite trasmesse in diretta.
Anche il successo nella ELF Cup Carabao è garanzia di altro denaro. Chi alza la coppa, infatti, mette in cassa un milione di sterline.
Va molto meglio però alla squadra che si aggiudica la storica FA Cup. Il premio in denaro è infatti di 5 milioni di sterline.