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·30 marzo 2025

Poste Italiane acquista da Vivendi il 15% di TIM e ne diventa primo azionista

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Poste Italiane ha chiuso l’accordo con la francese Vivendi e ha acquistato il 15% di TIM dal gruppo francese, portandosi a ridosso del 25%. L’operazione è andata in porto dopo il via libera dato dall’ultimo consiglio di amministrazione. Dal canto suo, la società francese si trova così ormai ai titoli di coda della avventura nel capitale di TIM (partner di diversi club di Serie A, e fino alla passata stagione title sponsor del massimo campionato).

Già nelle scorse settimane Vivendi era scesa nel capitale di TIM, dal 23,75% al 18,3%, ora la nuova mossa con cui ha ceduto un altro 15% circa. Poste Italiane diventa così il primo azionista di TIM con quasi il 25% delle quote, soglia oltre la quale scatterebbe l’obbligo di Opa; a Vivendi resta circa il 3%.


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Il riassetto è in linea con l’obiettivo del Governo di ricreare un campione nazionale nel settore delle telecomunicazioni e allo stesso tempo di difendere TIM, che dopo lo scorporo della rete e il conseguente abbattimento del debito iniziava a diventare appetibile anche per operatori stranieri e, infatti, era finita nei radar di un altro operatore francese, Iliad, e dei grandi fondi di private equity.

La mossa di Poste, guidata da Matteo Del Fante, blinda la telco. Poste si era portata al 9,8% dell’operatore tlc il mese scorso dopo uno swap di partecipazioni con Cdp, al quale aveva ceduto il 3,8% detenuto in Nexi (altra società su cui il Governo punta per un rilancio in grande stile). Ora l’acquisto di quote da Vivendi: da primo socio di TIM, ora Poste Italiane ambisce a un ampio progetto industriale con sinergie sui ricavi per entrambe le aziende.

Come sottolineato da una nota di Poste Italiane, la società arriverà a detenere il 24,81% delle azioni ordinarie TIM (il 17,81% del capitale sociale), diventando il primo socio. Poste «non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sull’Opa obbligatoria». Il corrispettivo è stato di 0,2975 euro per azione, in tutto 684 milioni e sarà finanziato mediante cassa disponibile.

L’operazione è sospensivamente condizionata alla notifica all’Antitrust e rappresenta per Poste «un investimento di natura strategica realizzato con l’obiettivo di svolgere un ruolo di azionista industriale di lungo periodo, che possa favorire la creazione di sinergie tra Poste Italiane e Tim, nonché’ apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, oltreché promuovere il consolidamento del mercato delle tlc in Italia».

Inoltre, «sono in corso valutazioni finalizzate all’avvio di partnership industriali volte a valorizzare le molteplici opportunità per la realizzazione di sinergie tra le due aziende nei settori della telefonia, dei servizi Ict e dei contenuti media, dei servizi finanziari, assicurativi e dei pagamenti e dell’energia».

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