Porto, Omorodion: “All’Atlético ho passato tante notti a piangere, ha sofferto anche la mia famiglia” | OneFootball

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·12 ottobre 2024

Porto, Omorodion: “All’Atlético ho passato tante notti a piangere, ha sofferto anche la mia famiglia”

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Chi sta decisamente brillando in Portogallo con il Porto è sicuramente Samu Omorodion: lo spagnolo ha parlato del suo difficile momento ai tempi dell’Atlético Madrid.

In un’intervista rilasciata di recente a Marca, Samu Omorodion, attaccante acquistato in estate dal Porto, ha parlato a cuore aperto raccontando ai difficili momenti vissuti in Spagna con l’Atlético Madrid. Poi la svolta con la vittoria in estate della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e l’avvio super positivo in Portogallo con il Porto.


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Porto, Omorodion: “All’Atlético Madrid non mi sentivo nemmeno un giocatore, è stato duro”

Samu Omorodion sta brillando in questa nuova avventura in Portogallo con la maglia del Porto. Gli os Dragões, attualmente sono secondi in campionato con 21 punti raccolti nelle prime 8 giornate di campionato e si trovano a soltanto 3 punti dalla capolista Sporting CP. L’attaccante spagnolo arrivato in estate dall’Atlético Madrid, si sta letteralmente prendendo la scena ad Oporto: sono 7 i gol realizzati nelle 7 gare disputate con i portoghesi. 3 gol in 2 partite in Europa League e 4 gol in 5 partite della Liga Portugal.

Un impatto importante che però è stato preceduto da un momento decisamente complicato, quello vissuto in Spagna con l’Atlético Madrid. L’attaccante classe 2004 ha raccontato nell’intervista rilasciata a Marca, i complicati momenti vissuti nella Capitale insieme alla sua famiglia. “All’Atlético ho passato tante notti a piangere… anche la mia famiglia ha sofferto. Mi allenavo separatamente, non mi sentivo nemmeno un giocatore. È stato duro. Nessuno mi ha parlato, e io non ho parlato con nessuno. Conoscevo già la posizione del club…”.

Adesso lo spagnolo sembra aver trovato la giusta serenità oltre ad aver individuato il posto adatto per continuare a crescere e mostrare al meglio le proprie qualità.

Le parole di Samu Omorodion rilasciate a Marca

Sono stati pagati milioni anche per lei. Perché ha deciso di unirsi al Porto?Sì, è stato chiaro fin dal primo minuto che erano interessati a me. Il presidente è venuto a Madrid per ingaggiarmi e mi ha detto che non se ne sarebbe andato senza avermi firmato. Questo è ciò di cui un giocatore ha bisogno, di ricevere una dimostrazione di fiducia. Voglio ringraziare il presidente e il club per la scommessa che hanno fatto su di me”.

Come ricorda la sua estate? Il suo nome era molto chiacchierato sul mercato, la sua firma per il Chelsea era data per scontata, con i suoi compagni di squadra che facevano un corridoio per festeggiarla durante un allenamento ai Giochi Olimpici?La medaglia d’oro non è stata così amara. Ma è stata un’estate molto complicata. Quando ero a Madrid ho passato un brutto periodo. Alla fine, grazie a Dio, è andato tutto bene. Se non ha funzionato con il Chelsea è stato per un motivo e alla fine è andato tutto bene”.

Perché ha avuto difficoltà?Lì, all’Atlético de Madrid, mi allenavo in disparte. Non mi sentivo un partecipante, non mi sentivo un calciatore. Mi allenavo e la mia testa mi diceva di non farlo. Ho passato un brutto periodo. Molte notti a piangere… la mia famiglia e mia madre hanno passato momenti molto difficili… Alla fine, grazie a Dio, tutto si è concluso rapidamente e ho preso la decisione migliore”.

L’Atlético de Madrid non le ha dato alcuna spiegazione sul perché non ha puntato su di lei?No. Nessuno mi ha parlato e io non ho parlato con nessuno. Ero ancora un giocatore dell’Atlético de Madrid, dovevo andare ad allenarmi e a rispettare le regole. Conoscevo già la posizione del club. Sono cose che succedono nel calcio e che ti fanno fare esperienza e imparare per il futuro”.

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