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Tommaso Cherubini·14 settembre 2024
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Tommaso Cherubini·14 settembre 2024
Il Milan di Paulo Fonseca trova il riscatto dopo un inizio abbastanza deludente vincendo 4-0 contro il Venezia.
La squadra di Di Francesco, ultima in classifica, conferma tutte le difficoltà di inizio stagione.
Il Venezia spera di accorciare e rientrare in partita col gol di Zampano e invece subisce una brutta beffa. L'azione è viziata da un brutto anche se involontario fallo di Nicolussi Caviglia che, già ammonito, viene espulso. Decisione inevitabile e pietra tombale definitiva sulla sfida.
A metà secondo tempo Fonseca decide di dare minutaggio al rientrante Alvaro Morata. Al suo posto esce Rafael Leao, abbastanza applaudito da San Siro ma deluso dal cambio probabilmente poiché sperava di poter segnare. Una volta fuori dal campo applauso significativo col tecnico, che può depotenziare le polemiche dell'ultimo periodo.
Il Milan demolisce la partita grazie al rigore trasformato da Pulisic. Il fischio è figlio di un intervento di Joronen su Abraham, ancora generato da una respinta non precisissima del portiere su cui l'attaccante si era avventato.
L'americano è glaciale dal dischetto.
Pochi minuti dopo Schingtienne commette step on foot puntato da Leao, Di Marco non se ne ravvede subito ma corregge il tiro grazie al VAR. Anche Marelli su DAZN applaude la scelta. Stavolta dagli 11 metri ci va Abraham, che sigla il primo gol della sua avventura rossonera.
Dopo soltanto un quarto d'ora il Milan raddoppia sugli sviluppi di un calcio d'angolo con Youssouf Fofana che la spizza leggeramente sul primo palo mandando in confusione tutti. Carambola fortunata e Joronen battuto.
La partita viene sbloccata in modo istantaneo dai rossoneri. I due uomini più discussi confezionano il vantaggio: Leao sfonda a sinistra e premia col tacco la sovrapposizione di Theo che calcia sul primo palo e segna sfruttando la risposta tutt'altro che perfetta di Joronen.
L'esultanza è polemica, il francese si porta infatti la mano davanti al naso chiedendo di fare silenzio dopo le tante polemiche.
Il presidente del Paolo Scaroni ha parlato nel pre-gara a Milan TV per fornire aggiornamenti sulla questione stadio.
"Di nuovo è che abbiamo 70mila spettatori, ringrazio i tifosi che non ci fanno mai mancare l’appoggio soprattutto in questi momenti un po’ difficili per noi. Per quanto riguarda lo stadio c’è stato l’incontro con il sindaco di Milano l’altro giorno, e con il sindaco di Milano si parlano delle ipotesi per la città di Milano. Gli abbiamo spiegato che la ristrutturazione non è possibile, il risultato non sarebbe mai del livello che meritano i club milanesi. È emersa l’ipotesi di ripescare il vecchio progetto San Siro, un mio vecchio sogno, ma è un percorso che ha difficoltà: non è nulla di deciso e scontato. Lo seguiamo ma abbiamo come priorità numero uno San Donato. Abbiamo ben chiaro che San Donato avanza ed è l’ipotesi che in questo momento preferiamo”.
Fonseca: "Importantissimo sentire l'amore dei tifosi, importante che siano qui in 70mila anche dopo i primi risultati. Noi dobbiamo ripagarli con una vittoria e una buona partita, soprattutto per i tifosi che se lo meritano. Noi vogliamo essere una squadra con identità forte. La pre-stagione è stata diversa, i giocatori che hanno cominciato dal primo giorno hanno cominciato bene. Dopo sono arrivati gli altri e ne abbiamo alcuni che hanno due o tre settimane di lavoro, vogliamo portarli a comprendere il nostro gioco. Nel calcio però non abbiamo tempo e abbiamo necessità di risultati. Nessuno vuole vincere più di me e della squadra. Theo e Leao hanno lavorato molto bene, sono motivati e importanti per la squadra. Mi aspetto che siano loro stessi."
Ecco il difensore rossonero Strahinja Pavlovic: "Oggi dobbiamo vincere e faremo tutto per vincere, dopo tre partite. Non mi sento ancora un leader, faccio solo quello che devo fare. E farò di tutto per la vittoria. Per il momento sono contento".
Anche la Curva Sud alza la voce: prima della sfida manifestazione fuori San Siro con lo striscione "Basta scuse, ultima chiamata".
Milan (4-2-3-1): Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo; Fofana, Loftus-Cheek; Pulisic, Reijnders, Leao; Abraham
Venezia (3-4-2-1): Venezia (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Nicolussi Caviglia, Duncan, Zampano; Oristanio, Busio; Pohjanpalo