FiorentinaUno
·14 giugno 2025
Poesio: "Serve chiarezza sul futuro di Kean. Su Dzeko..."

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·14 giugno 2025
Ai microfoni di Radio Bruno è intervenuto il giornalista Ernesto Poesio, soffermandosi sulle voci di mercato intorno alla Fiorentina.
La Fiorentina ha intrapreso una strategia mirata nel mercato estivo, puntando su profili di esperienza consolidata, come Edin Džeko, per arricchire la rosa. La Serie A sta evidenziando una tendenza a valorizzare giocatori maturi, come Modrić e De Bruyne, e Džeko, con la sua esperienza e rendimento, si inserisce in questa filosofia. Il club ha offerto a Džeko un contratto fino al 2027, riconoscendo il suo valore nonostante l'età avanzata. Tuttavia, la situazione di Moise Kean rimane un punto cruciale. Il suo futuro è ancora incerto, e la Fiorentina deve valutare se continuare a puntare su di lui o cercare un sostituto. Il club sta considerando diverse opzioni, tra cui Milan Džurić, Andrea Petagna e il giovane Cristian Shpendi, per rafforzare il reparto offensivo. In questo contesto, la Fiorentina deve prendere decisioni strategiche sul mercato. Se Kean dovesse restare, il club potrebbe concentrarsi su un vice-Kean di esperienza, come Džeko. Se invece Kean dovesse partire, sarà necessario individuare un attaccante titolare di livello. La chiarezza sul futuro di Kean aiuterà la Fiorentina a definire la propria strategia di mercato e a prendere decisioni informate per la prossima stagione.
Edin Dzeko (Photo by Ahmad Mora/Getty Images) via OneFootball
Mi auguro sinceramente che la Fiorentina abbia deciso di voltare pagina. I giocatori in prestito che rientrano fanno parte di un ciclo passato; ci sono almeno una decina di calciatori che non possono rientrare nel futuro della squadra. Il problema di questi prestiti è che, a fine anno, ti ritrovi con l'interrogativo dell'attacco. Il mercato della Fiorentina non potrà essere veloce, anche soltanto per tutto quello che ho già spiegato su Kean. Per questo sono seriamente convinto che, come spesso è accaduto in passato, difficilmente l’ossatura della squadra sarà pronta per l’inizio del ritiro. Biraghi? Non sono dispiaciuto che rimanga a Torino. Ci sono delle pagine che vanno chiuse e altre che vanno aperte. È normale che anche i punti di riferimento debbano cambiare. Non l'ho mai visto come un simbolo della Fiorentina.