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·28 settembre 2020

Pistocchi: “Napoli di ieri come l’Argentina di USA ’94: è la grande sfida di Gattuso”

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A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista.

Pistocchi: “Napoli di ieri come l’Argentina di USA ’94: è la grande sfida di Gattuso”

“Nella scorsa settimana avevo scritto di un Napoli con tanta qualità in campo, che è la sfida più bella da percorrere quest’anno. Quasi tutte le squadre utilizzano 7 giocatori per difendere e 3 per attaccare. Il Napoli ne utilizza 6 per attaccare e questo è ottimo se mantieni un equilibrio. A me guardando ieri  il Napoli è venuta in mente l’Argentina di USA ’94. La grande sfida è far giocare insieme tanti giocatori di qualità. Certo non è facile, però secondo me si può fare. Molto dipende anche dalla linea di difesa che deve stare vicino al centrocampo per non lasciare spazi. La conferma di Koulibaly data ieri da Giuntoli è un grande passo avanti.


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Elmas? Ha fatto vedere cose da giocatore di qualità. Gattuso ha giustamente cercato dopo la partita di far abbassare le aspettative, è una persona intelligente. Però finora questa è un’idea affascinante. Non avevo dubbi sulle qualità di Lozano, anche a destra sta facendo molto bene. Ha imparato a fare certi movimenti che faceva Callejon. Ora con l’infortunio di Insigne penso che lui giocherà a sinistra, sempre che Gattuso non voglia metterci Mertens o utilizzare un’altra soluzione.

Juventus? Ieri ho visto una squadra che mi ha deluso profondamente, è stata una bruttissima Juve. Poteva prendere 5 gol, squadra slegata e con poche idee di calcio e difficoltà un po’ in tutti i settori. Però la Juve è sempre la Juve. McKennie? Ieri sera l’ho sentito definire come un incrocio tra Vidal ed Eriksen. Mi sembra un tantino esagerato. Così come mi sembra esagerato definire Pirlo un predestinato, ieri ha preso una bella incartata da Fonseca.

Il Napoli se la può giocare, fisicamente è brillante e la squadra corre. Il rischio è di sentirsi già arrivati, quindi bisogna mantenere equilibrio mentale per affrontare la gara di Torino. La Juventus ha tirato fuori dal niente due gol. La differenza ieri l’hanno fatta i due cannonieri: Dzeko ha sbagliato due gol, Ronaldo li ha fatti. L’importante è che il Napoli non abbia paura. Secondo me la Roma ieri ha avuto paura a un certo punto di prendere il contropiede. Contro la Juventus non puoi averne perché altrimenti prendi gol. Bisogna giocare con la propria identità e giocare il proprio calcio.

I centrocampisti nel Napoli ci sono. Gattuso secondo me dopo la prima partita, cambiata al 60′ con il passaggio al 4-2-4 più che al 4-2-3-1, ha visto che la squadra può sostenerlo. Quindi ci sta provando. Si tratta di trovare un equilibrio, non è facile. Vecino? Giocatore che starebbe bene nei 2 a centrocampo. La sfida è affascinante e da percorrere. La storia del gioco dice che vince chi fa più gol dell’avversario, noi italiani l’abbiamo trasformato in un gioco difensivo”.

Claudio Agave

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