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·12 giugno 2025

Pisilli: “De Rossi? Sentivo che credeva veramente in me. Penso a vincere ogni giorno”

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Nel pieno della preparazione agli Europei con l’Italia Under 21, Niccolò Pisilli guarda indietro a una stagione che ha rappresentato una tappa cruciale nella sua crescita. Dopo un avvio promettente, ha dovuto fare i conti con la forte concorrenza nel cuore del centrocampo giallorosso. Nonostante ciò, il bilancio dell’anno resta estremamente positivo, come ha raccontato in un’intervista rilasciata a DAZN, in cui ha ripercorso emozioni, rapporti e ambizioni.

Ecco le sue parole:


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L’emozione dell’esordio. Il 6 maggio 2023 resterà impresso nella memoria di Pisilli:

“Il giorno prima, durante la rifinitura e il ritiro con tutta la squadra, credo che anche per qualche battuta fatta dal mister si fosse intuito qualcosa. È stata un’emozione fortissima, davvero bellissima: mettere piede all’Olimpico è stato qualcosa di stupendo. La maggior parte dei miei amici sono romanisti, quindi anche solo il fatto che stessero guardando la partita e mi abbiano scritto “non ci credo che sei entrato” è stato incredibile”.

Pisilli è cresciuto con la Roma nel cuore, e oggi indossare quella maglia significa molto più di una semplice convocazione:

“Giocare nella Roma è un sogno, perché da piccolo mettevo la maglia della Roma e giocavo nel parco vicino a casa mia. Adesso metto la maglia della Roma e gioco all’Olimpico, quindi è qualcosa che ho sempre sognato fin da bambino ed è davvero bellissimo. Poter giocare e sudare per questa maglia è veramente indescrivibile per me. Essere un esempio è qualcosa di molto bello ed è una bella responsabilità”.

Tra le figure che più hanno inciso nel suo percorso, c’è sicuramente Bove, compagno e punto di riferimento:

“È un ragazzo veramente eccezionale, penso sia la persona con cui mi sono legato di più. L’ho sempre apprezzato sia come giocatore sia come persona. Mi dava tanti consigli su come rapportarmi, su come relazionarmi con gli altri giocatori, e anche in campo mi aiutava molto. Per questo io… io gliel’ho detto anche personalmente: gli sono grato e gli sarò sempre grato. Per me è stato veramente un esempio”.

Pisilli non dimentica chi ha creduto in lui nei momenti fondamentali, e tra questi c’è Ranieri:

“La sua carriera parla da sola. Come uomo, tutti sanno che grande persona è. Lo ringrazierò per sempre per tutte le occasioni che mi ha dato, per tutte le volte che mi ha messo in campo, per i consigli e per ogni momento in cui ha perso del tempo per insegnarmi qualcosa. Per me è stato davvero, davvero un onore, e lo ringrazierò per sempre”.

Anche se non c’è stato un rapporto diretto, Pisilli non dimentica l’importanza di Mourinho nel suo percorso:

“Non mi è capitato di sentirlo, ma anche lui è un altro allenatore che ringrazierò per sempre, ok? Hai parlato di due date, e quelle due date sono accadute entrambe con lui, quindi… per questo e per l’opportunità che mi ha dato, posso solo ringraziarlo”.

Un legame profondo lo lega a Daniele De Rossi, ex idolo e oggi allenatore:

“Da bambino tifavo per lui quando giocava nella Roma e lo apprezzavo tantissimo come calciatore. Ritrovarmelo poi come allenatore alla Roma è qualcosa che, se lo avessi detto al Niccolò bambino, ti avrebbe guardato incredulo e ti avrebbe risposto: “Ma che stai dicendo?”. Però è davvero lui l’allenatore che ho sentito avere più fiducia in me, quello che ha avuto il coraggio di mettermi in una partita di Serie A. Da lì, poi, sono iniziate a succedermi sempre più cose”.

Quando gli viene chiesto se ha mai sognato di vincere lo scudetto con la Roma, Pisilli risponde con i piedi per terra ma con il cuore rivolto al futuro:

“Come sogno ci può stare, però io cerco di vivere giorno per giorno, dando sempre il massimo e cercando di tirare fuori il meglio da me stesso e anche dagli altri. Quindi sì, il sogno è quello di migliorarmi sempre, diventare un giocatore migliore e raggiungere la versione migliore di me stesso”.

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