Piscedda: «Oriundi in Nazionale? Fallimento dei settori giovanili italiani» | OneFootball

Icon: Lazionews24

Lazionews24

·28 marzo 2023

Piscedda: «Oriundi in Nazionale? Fallimento dei settori giovanili italiani»

Immagine dell'articolo:Piscedda: «Oriundi in Nazionale? Fallimento dei settori giovanili italiani»

Massimi Piscedda, ex calciatore della Lazio, ha commentato la scelta di far giocare gli oriundi in Nazionale: le sue parole

Ospite a Radiosei, Massimo Piscedda, ex calciatore della Lazio, ha parlato così della presenza degli Oriundi in Nazionale:

«Gli oriundi non sono un errore, ma sono la certificazione del fallimento dei settori giovanili italiani. E’ paradossale che tu vada a cercare fuori ciò che si può trovare tranquillamente in casa se lo si vuole. Oriundi come Jorginho ed Emerson non è possibile che non si riesca a farli venire su dai settori giovanili. In paesi come l’Argentina si sfornano ancora giovani perché è diverso il contesto sociale: lì si gioca ancora per strada ed è la strada l’inizio della carriera di quasi tutti questi giocatori. Da noi no. In Italia ci vogliono infrastrutture e ci vuole gente che invece di rubare i soldi, li fa fruttare. Basterebbe fare strutture comunali, magari gestite dalla scuole pubbliche dove i ragazzi possono giocare e crescere e mettersi in mostra. Il problema è che non si investe in queste cose e in più non si gioca più per strada. Dal punto di vista regolamentare ormai non si può più fare nulla per i settori giovanili perché bisognerebbe resettare tutto e fare scelte impopolari che sarebbero avversate da tutti. Ormai i buoi sono scappati. Ciò che si può fare è trovare gente preparata a cui affidare ciecamente tutto il settore giovanile, ma in pochi lo fanno. Immaginate che in Olanda squadre come l’Ajax investono 20 milioni di euro l’anno per il settore giovanile. Le cose non vengono su per caso. L’obiettivo dovrebbe essere semplicemente quello di creare giocatori che poi possono essere usati per la prima squadra o venduti per fare soldi. In serie A non si arriva a spendere nemmeno 10 milioni per i settori giovanili, figuriamoci 20».

Visualizza l' imprint del creator