Calcio e Finanza
·20 febbraio 2025
Pirateria, non solo calcio: blocco immediato anche per film e serie tv
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·20 febbraio 2025
Continua la lotta alla pirateria. Un movimento che non riguarda solamente i contenuti sportivi, con particolare attenzione al calcio, ma anche quei prodotti televisivi e cinematografici coperti da copyright che si trovano, anche abbastanza facilmente, su vari siti internet.
Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, nel mirino delle forze dell’ordine ci sono appunto anche le piattaforme che diffondono serie tv, film e programmi televisivi in streaming live, che rientreranno a loro volta nelle misure previste dallo scudo antipirateria gestito da Agcom.
La piattaforma sta per compiere un passo avanti significativo, un’evoluzione attesa che diventa concreta con la delibera approvata martedì da Agcom. Questa misura mira a rafforzare il contrasto alla pirateria audiovisiva attraverso il sistema Piracy Shield, che consente ai titolari dei diritti di segnalare le violazioni.
«Con la nuova delibera, Agcom aggiornerà il regolamento sull’oscuramento dei siti pirata, già previsto dalla delibera n. 680/13/CONS, adeguandolo alle norme introdotte dal Digital Service Act, dalla Legge antipirateria, dal Decreto Omnibus e dal Testo unico dei servizi media», ha dichiarato il commissario dell’Autorità, Massimiliano Capitanio.
Tuttavia, non tutti i commissari hanno espresso parere favorevole. Elisa Giomi si è detta contraria, sostenendo che «le modifiche introdotte non risolvono alcune criticità che mettono in dubbio l’efficacia stessa del provvedimento». Secondo Giomi, una delle problematiche principali riguarda «il ruolo eccessivo assegnato ai segnalatori privati, ossia i detentori dei diritti su partite di calcio e altri contenuti audiovisivi, che possono determinare in modo sproporzionato il blocco di domini e indirizzi IP accusati di violazione del copyright». Inoltre, la commissaria ha sottolineato un altro aspetto critico: «Nel testo si parla di bloccare i siti ‘prevalentemente’ dedicati alla pirateria, ma questa definizione risulta troppo vaga».
Le modifiche al regolamento per la tutela del diritto d’autore verranno ora sottoposte a una consultazione pubblica della durata di 30 giorni. Al termine di questo periodo, Capitanio ha precisato che «i nuovi strumenti consentiranno di oscurare in meno di mezz’ora i siti che trasmettono illegalmente film, serie tv ed eventi live, ma non solo. Questo dimostra che la lotta contro la criminalità organizzata, che danneggia l’industria culturale italiana, non si ferma».
Tra le novità introdotte, oltre all’estensione dei contenuti soggetti a blocco rapido, c’è anche l’ampliamento della platea dei soggetti obbligati a eseguire le misure: oltre ai provider internet, l’ordine di blocco potrà essere rivolto anche ai servizi VPN e ai fornitori di DNS pubblici.
Un’altra misura rilevante della nuova delibera riguarda i motori di ricerca, che saranno tenuti a rimuovere i siti pirata dai loro risultati, impedendo così agli utenti di trovarli tramite una semplice ricerca online. Infine, è stata introdotta una previsione per lo sblocco degli indirizzi IP che, da oltre sei mesi, non risultano più coinvolti nella diffusione di contenuti illeciti.