Calcio e Finanza
·19 novembre 2024
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«Ogni anno la pirateria arreca un danno di 300 milioni di euro per la Serie A. La cosa che più fa male è che viviamo come se non ci fosse la percezione di questo gesto e tutto questo aiuta il meccanismo criminale che sta dietro questo sistema». Lo ha detto l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, nel panel sulla pirateria in scena al Social Football Summit.
«L’Italia ha avuto il merito di riscrivere una legge e applicarla. Il percorso intrapreso è quello giusto. Ma bisogna capire che rubare una partita è grave quanto un altro furto, è una questione di percezione sociale». De Siervo ha poi parlato di un gruppo di lavoro costante con le altre leghe come Premier League e Liga spagnola.
«Noi continueremo la battaglia, dando massimo supporto alle istituzioni. Ma deve essere messo a fuoco che ciascuno di noi ha un ruolo. Con Sky e DAZN stiamo lavorando, ma va capito che pagando tutti oggi un po’ di più, pagheremo poi di meno in futuro», ha proseguito ancora uno dei dirigenti apicali della Lega Serie A.
Parole alle quali hanno fatto seguito quelle di Romano Righetti, general counsel di DAZN: «La tempestività di intervento è una variabile fondamentale, soprattutto a evento in corso. Importante è anche intervenire su chi vende e compra pirateria, ricordando che lasciando una traccia digitale si potrà essere identificati e sanzionati», ha spiegato il manager.
Righetti ha poi concluso: «Tanto più sarà possibile convertire clienti illegali in legali, tanto più saremo in grado di contribuire alla nostra partnership con la Serie A».
Sul tema è intervenuto anche il generale della Guardia di Finanza, Gaetano Cutarelli: «La pirateria è soprattutto nel calcio ma riguarda anche altro come cinema e lavoro. Tutto incide negativamente sula vita economica e anche sull’occupazione. Noi svolgiamo indagini di polizia giudiziaria sul territorio ma anche con collaborazioni e relazioni con organismi a livello internazionale. Indentifichiamo i responsabili della rete e della sua distribuzione oltre a chi ne usufruisce ed è quindi da sanzionare. Inoltre, procediamo alla tassazione di profitti illeciti che si sono creati».
«È stato previsto un patentino digitale per un corso digitale di dieci ore da fare nelle scuole a partire da quelle elementari – ha aggiunto Massimiliano Capitanio, commissario dell’Agcom – . E contano le sanzioni che sono di 150 euro perché chi viene individuato per la prima volta come utilizzatore e di 5mila euro chi è alla seconda volta».
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