Pio Esposito: «Per me l’Inter è tutto. Rifiutati 20 milioni per me? Penso questo. Non so cosa farà Seba ma io…» | OneFootball

Pio Esposito: «Per me l’Inter è tutto. Rifiutati 20 milioni per me? Penso questo. Non so cosa farà Seba ma io…». Parla il centravanti in prestito allo Spezia

Francesco Pio Esposito, attaccante di proprietà dell‘Inter ed attuale capocannoniere della Serie B con lo Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

CLASSIFICA MARCATORI – «Mi piace giocarmela. Ovviamente prima viene la squadra, la classifica vera. Due traguardi molto difficili, non impossibili».

PROMOZIONE – «Noi vogliamo salire in ogni modo. Dobbiamo continuare così, anche se faremo i playoff. Cosa farei per lo Spezia in A? Magari un tatuaggio. Ne ho due e devono essere dispari…».

RESTARE ALLO SPEZIA – «Luca D’Angelo ha insistito molto, se ha fatto bene? Dovrebbe dirlo lui, ma credo di sì. Anche io ho insistito, non era scontato, c’è voluta tanta forza di volontà da parte di tutti e alla fine è stata la scelta migliore».

FUTURO SEBASTIANO – «Non so cosa farà, io sono contento di essere ancora dell’Inter. Ma ci penserò più avanti».

PROPIO FUTURO – «Oggi gioco in B, sentirsi già pronto per l’Inter è difficile, non so com’è la Serie A. Per sentirsi pronti prima bisogna provare».

L’INTER HA RIFIUTATO 20 MILIONI PER LUI – «Non lo sapevo, sono onorato, vuol dire che hanno grande considerazione. Per me l’Inter è tutto, sono cresciuto lì, ho visto più Interello che casa mia».»

ESTERO – «Mai dire mai, però ho sempre preferito l’Italia. Sarò controcorrente, ma la penso così».

ESPERTI SCOUTING DICONO CHE E’ UN 2005 UNICO – «Se lo dicono loro… Ma non significa essere il più forte. Sono sempre stato così. Anche nel settore giovanile non ero quello egoista che pensava solo a fare gol, ho sempre giocato per la squadra. Me lo insegnava già Cristian Chivu nell’U14. E poi l’anno scorso dovevamo salvarci, c’erano meno occasioni da gol, dovevo fare un lavoro sporco».

FUTURO CENTRAVANTI NAZIONALE – «Ci penserò quando sarà il momento: l’Italia è una delle più forti al mondo, io gioco in B».