Pio Esposito Inter, Di Napoli perplesso: «50 milioni? Cifre esorbitanti dopo qualche partita, serve equilibrio! Su Calhanoglu ho una convinzione» | OneFootball

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·24 luglio 2025

Pio Esposito Inter, Di Napoli perplesso: «50 milioni? Cifre esorbitanti dopo qualche partita, serve equilibrio! Su Calhanoglu ho una convinzione»

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Pio Esposito Inter, Di Napoli: «50 milioni? Cifre esorbitanti dopo qualche partita, serve equilibrio! Su Calhanoglu…». Le parole dell’ex calciatore

Intervenuto sulle frequenze di TMW Radio nel corso di “Calciomercato e Ritiri”, l’ex attaccante Arturo Di Napoli ha voluto commentare la notizia circolata relativa ai 50 milioni di euro rifiutati dal calciomercato Inter per Francesco Pio Esposito.

FOSSI NELL’INTER, AVREI VENDUTO PIO ESPOSITO PER 50 MILIONI? – «Si tende sempre a enfatizzare, ha un valore sì, ha la giovane età dalla sua parte, ma si parla di cifre esorbitanti dopo qualche partita. Serve equilibrio. Se l’Inter rifiuta anche 10 mln, che sono cifre importanti, è perché crede nel ragazzo. C’è un ringiovanimento della rosa, giusto dopo che finisce un ciclo, per me Pio Esposito per questo è da Inter. Un club come l’Inter ci sta che rifiuti delle offerte importanti. Se vuole costruire qualcosa d’importante, deve ripartire dalle basi in cui crede. Ha davanti Lautaro, Thuram, se non gioca con continuità ma ci può stare in un percorso di crescita».


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CON L’ARRIVO DI LOOKMAN POTREBBE PARTIRE THURAM? – «Credo che in questo caso molto si basa sulle offerte. Se arriva un’offerta giusta anche per Calhanoglu parte, e l’Inter non trattiene nessuno. Ma deve essere un’offerta congrua. Non può fare 60 partite, di sicuro. Ha parlato di speculazioni sul suo conto, vuole rimanere e vincere, ma vedremo. Il calcio non mi sorprende più di nulla. Per me vuole cambiare aria, ma ci devono essere determinate condizioni. Ci può stare che voglia tornare vicino casa».

DOUGLAS LUIS NON SI PRESENTA IN RITIRO, COSA FAREI SE FOSSI NELLA JUVE? – «Capisco voglia andare via, ma ci devono essere le condizioni. Le cose vanno fatte di comune accordo. Non fa una bella figura. Per me è stato consigliato, perché a noi giocatori capitano certe cose, vogliamo giocare. E’ un malcostume questo. E’ un gioco che ingarbuglia la situazione. Se non vuole restare un giocatore, non rimane, ma va trovata una soluzione giusta per tutti».

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