Pià: «Napoli Atalanta decisiva per la Champions. Grande emozione il goal contro la Juve» – ESCLUSIVA | OneFootball

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Calcionews24

·26 marzo 2024

Pià: «Napoli Atalanta decisiva per la Champions. Grande emozione il goal contro la Juve» – ESCLUSIVA

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Intervista esclusiva al doppio ex attaccante di Atalanta e Napoli Inacio Pià: ricordi azzurri, nerazzurri e tante curiosità

Oggi intermediario per i calciatori, nei primi anni 2000 uno dei gioielli brasiliani più promettenti in casa Atalanta: dal settore giovanile alla prima squadra, per poi prendere il volo e contribuire alla risalita del Napoli. In esclusiva ai microfoni di CalcioNews24, ha rilasciato qualche dichiarazione l’ex attaccante nerazzurro Inacio Pià.

1) Inacio, a marzo una Dea ancora in corsa per tre competizioni. La domanda sorge spontanea: dove può arrivare questa Atalanta?


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Penso che in questa stagione l’Atalanta rispetto agli altri anni sia cresciuta tantissimo per essere dentro tre competizioni: semifinale di Coppa Italia, Quarti d’Europa League e ancora in corsa per la Champions League. Una stagione fantastica, considerando anche le soddisfazioni avute negli anni passati.

2) Liverpool Atalanta è una sfida importante, quante chance ha la Dea di passare un turno molto difficile come questo?

Sono partite di grandissimo livello: secondo me sarà l’esperienza a fare la differenza sia all’andata che al ritorno. Il Liverpool è abituato a questi eventi, ma dall’altra parte l’Atalanta ha dimostrato di dare il meglio di sé nelle partite importanti.

3) La famiglia Percassi ha investito tanto nel suo vivaio, fondando anche l’Under 23. Si può dire che sia stato il miglior investimento che l’Atalanta poteva fare pensando anche al futuro?

Questa è una società che vive e tifa per l’Atalanta: un grande segno di appartenenza. La famiglia Percassi ha le idee chiare, sono bravi a valorizzare calciatori creando anche delle plusvalenze importantissime. Hanno una grande visione del calcio: l’Under 23 è una ciliegina sulla torta dove puoi crescere i tuoi giovani in casa.

4) A proposito di Settore Giovanile, com’è stato il tuo percorso dalla Casa del Giovane fino all’esordio in prima squadra con Vavassori?

Non è stato semplice, 20 anni fa era un altro calcio dove era molto più difficile per uno straniero adattarsi. Sono stato accolto benissimo dal presidente di allora Ivan Rugerri e soprattutto da Mino Favini: grande persona, mi ha inserito piano piano a casa Zingonia. Difficile, ma è stato un percorso molto intenso.

5) Uno dei goal più belli che hai fatto è stato contro la Juve. Cosa ricordi di quella rete fatta ai Quarti di Coppa Italia nel 2002? Considerando che ha segnato anche Rolando Bianchi: un altro figlio di Zingonia

Contro la Juve sia io che Rolando segnammo a Bergamo: peccato non aver passato il turno di Coppa Italia. E’ stato bello confrontarsi con una squadra come la Juventus che aveva grandissimi campioni: match come questi ti fanno capire che impegno e duro lavoro ti possono portare a quei livelli.

6) Tornando al tuo passato, in particolar modo al Napoli, che ricordi hai di quel periodo?

Bellissimi ricordi quelli di Napoli. Ho passato 5 anni molto belli dove siamo riusciti a riportare la squadra in Serie A, arrivando anche all’Europa League, una piazza che vive per il calcio e molto appassionata. Ho ancora un record che tengo stretto a distanza di anni: sono l’unico giocatore ad aver segnato sia in Serie C, B, A e in Europa League con il Napoli.

7) Da ex attaccante, quanto può influenzare l’assenza di un giocatore come Osimhen al Napoli?

Tantissimo. Non ci dobbiamo dimenticare che Osimhen è stato il cannoniere della stagione scorsa riportando lo scudetto a Napoli. E’ stata una stagione altalenante tra infortuni, Coppa D’Africa. Un giocatore come lui ha bisogno di stare al 100%: purtroppo è mancato.

8) Cosa ti aspetti in vista di Napoli Atalanta? Sarà cruciale per la lotta Champions?

Dal punto di vista della partita sarà un Napoli molto attento, perché l’Atalanta sa stare in campo e ti mette in difficoltà. Gara fondamentale soprattutto per i partenopei perché è a 6 punti dal quinto posto, dall’altra parte c’è una Dea che ha la possibilità di rimanere incollata al treno Champions.

9) Oggi lavori come intermediario nel mondo del calciomercato, quali sono secondo te gli aspetti più importanti che deve avere un giovane calciatore, al di là del talento?

Bella domanda. Oggi con la facilità che abbiamo con i telefoni, ci permette di capire e valutare subito la situazione quando prima non era così. Ai giovani serve sacrificio e talento, al giorno d’oggi sembra tutto dovuto: serve quella fame calcistica necessaria per emergere.

10) Ultima domanda, tuo figlio Samuele sta facendo il tuo stesso percorso nelle giovanili dell’Atalanta: quanto sei orgoglioso che stia non solo percorrendo le tue orme, ma anche crescendo in un contesto come quello di Zingonia dove maturi come calciatore, ma anche come uomo?

Sono molto felicissimo per Samu. Sono 10 anni che è all’Atalanta, e sono orgoglioso che sia un figlio di Zingonia. La cosa bella di questa società è che ti trasmettono grandi valori, soprattutto per quanto riguarda il rispetto: a livello umano t’insegnano tantissimo. Io spero che continui così, ovviamente con il massimo sostegno.

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