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·20 luglio 2024

Pesi elettorali, Gravina prova la mediazione: proporrà alla Serie A il 20%

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Il numero uno della FIGC Gabriele Gravina sta cercando di chiudere il cerchio ed evitare ogni tipo di scontro con la Serie A, nonostante la decisione della Lega di impugnare la delibera sui pesi elettorali. «Riconosciamo l’importanza della Serie A», le sue parole nella conferenza dopo l’approvazione dei regolamenti per l’elezione del presidente FIGC, arrivata però senza il sì di Serie A e Serie B.

Un ricorso al Tribunale Federale che al momento sembra non preoccupare Gravina. Nell’articolo 1 dell’emendamento Mulè, al comma 1-bis, si prevede che «negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo».


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Un tecnicismo politico – spiega La Gazzetta dello Sport – che non offre numeri o percentuali. Mancano le cifre dei nuovi pesi elettorali. Ma è chiaro che, diventando legge tra pochi giorni, ci si aspetta che la Federcalcio agisca subito consentendo così di andare alle elezioni già programmate del 4 novembre con questi nuovi pesi tutti da decidere e discutere. Allo stato attuale la situazione vede le componenti professionistiche avere il 34% complessivo.

In sede di composizione del consiglio federale, invece, i professionisti hanno sette membri su 20. Un accordo sul tema va trovato 60 giorni prima delle elezioni, ossia per il 4 settembre. C’è un aspetto procedurale: per riconoscere al calcio professionistico una quota rappresentativa superiore al 34% (la Lega chiede il 50%) servirebbe una modifica dello statuto da dibattere in assemblea dalle componenti. Per approvare una quota più bassa basta invece una delibera federale.

Lunedì Gravina, nella riunione convocata a Via Allegri, per rimodulare le percentuali all’interno del famoso 34% farà una proposta alla Serie A, che dovrebbe portare a un aumento del peso elettorale dal 12% al 20%, con i consiglieri federali che da tre diventerebbero cinque. Insomma, ci si avvicinerebbe molto al raddoppio che alla fine potrebbe accontentare tutti.

Ma per rosicchiare invece a Lnd (oggi al 34%) e Lega Pro (17%) serve il voto della maggioranza di un’assemblea straordinaria della Federcalcio. Intanto, Gravina continua i suoi colloqui. L’altro giorno in Federcalcio si è visto anche Giancarlo Abete, presidente della Lnd. “Arbitro” della partita lunedì sarà il ministro dello Sport Andrea Abodi.

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