Juventusnews24
·14 dicembre 2024
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Angelo Peruzzi, campione del mondo del 2006, ha legato il suo nome soprattutto a Juventus e Lazio, pur avendo giocato in diverse squadre: così si è raccontato sul Corriere della Sera
LA SQUALIFICA PER DOPING – «Ero ingenuo, un “bambacione”. Finii dentro quella brutta storia. Solo il grande presidente Viola fu gentile con me. Gli altri? Spietati. Tornai a casa: i giornalisti, la vergogna con la gente di Blera. Mesi d’inferno. Ma divenni uomo. Non mi fidai più di nessuno. E poi squillò il telefono. Montezemolo. Mi voleva la Juve: tornai a vivere. Ma poi quella Juve lì saltò per aria e pensai: è finita anche stavolta. Invece Boniperti mantenne la parola e mi chiamò a Torino. Peruzzi, mi disse, capelli corti, vestiti civili. Lei pensi a giocare a tutto il resto pensiamo noi. Campionati, la Champions, le coppe internazionali. Anni stupendi, grandi soddisfazioni»..
TUTTO É CAMBIATO – «Tutto è cambiato. I giocatori? Un’azienda. Firmano un triennale e dopo pochi mesi chiedono l’aumento col procuratore o vogliono essere ceduti. I portieri? Più bravi coi piedi che con le mani. Io oggi mica potrei giocare. Non dico sia sbagliato, ma non fa per me. Meglio i boschi, la natura».
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