Perquisizioni al Lille: si indaga sull’affare Osimhen-Napoli | OneFootball

La polizia giudiziaria di Lille ha effettuato nella giornata di ieri una perquisizione a Domaine de Luchin, sede del Lille, club che milita nella Ligue 1 francese. Secondo quanto riportato da L’Equipe, gli inquirenti avrebbero proceduto all’audizione di diverse persone nei locali ubicati a Camphin-en-Pévèle (Nord), in particolare il Direttore Amministrativo e Legale, Julien Mordacq.

Da alcuni mesi il club francese ha bloccato il pagamento delle provvigioni nei confronti degli agenti sportivi e ha svolto, tramite uno studio legale, un’indagine interna in merito al pagamento delle somme dovute. Diverse denunce sono state presentate dagli agenti al tribunale di Lille e alla FIFA.

L’intervento della polizia giudiziaria – scrive il quotidiano sportivo – sarebbe però legato alle modalità di trasferimento del centravanti nigeriano Victor Osimhen, ceduto al Napoli a fine luglio 2020 per 71,3 milioni di euro. In cambio, quattro giocatori del club italiano, tra cui il portiere Orestis Karnezis, ancora presente nel club, sono stati ceduti al Lille per una valutazione totale di 20,3 milioni di euro.

Gli altri tre giocatori erano l’attaccante Ciro Palmieri (22, Nocerina, Serie D), l’esterno destro Luigi Liguori (24, Frattese, Serie D) e il difensore centrale Claudio Manzi (21, Turris, Serie C). I tre erano stati inseriti nella trattativa, ma non hanno effettivamente mai giocato con il club francese, una questione discussa anche in Italia a seguito delle dichiarazioni di Liguori.

«A seguito dell’audit interno effettuato all’inizio del 2021 dai nuovi dirigenti del club, il Lille aveva sporto denuncia contro X nell’ottobre 2021, ritenendosi vittima di una serie di contratti firmati dalla precedente gestione. A seguito di questa denuncia, oggi è stata effettuata una perquisizione presso il Domaine de Luchin», ha ieri il Lille in una nota.

Il trasferimento di Osimhen è stato al centro del caso plusvalenze anche in Italia, dato che l’operazione rientrava tra quelle segnalate dalla Covisoc. Tuttavia, sia il Napoli che i dirigenti indagati sono stati prosciolti sia in primo che in secondo grado.