Grand Hotel Calciomercato
·19 dicembre 2021
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Ormai da tempo la situazione tra Vlahovic e la Fiorentina è in una fase di stallo. Prendono tempo. Perché non sanno come andare avanti, di fronte a differenze (enormi) tra domanda e offerta. Ma cosa è successo? Tra riavvicinamenti e allontamenti, vediamo nel dettaglio tutti i passi della trattativa, ora arenata.
La Fiorentina aveva proposto un rinnovo a 3,5 milioni di euro più 500mila di bonus facili, con una clausola concordata sugli 80 milioni di euro (70 la richiesta dell’attaccante, 100 quella della Fiorentina). Una volta vicini all’intesa, l’entourage del giocatore aveva poi chiesto 2,5 milioni di bonus alla firma, per cui c’era stata comunque un’apertura.
Il blocco è avvenuto quando gli agenti hanno chiesto il mandato esclusivo per vendere il giocatore l’anno prossimo, al valore concordato della clausola. Inoltre, è stato chiesto il 5% sulla vendita (se sotto gli 80 milioni) e dell’80% sul plusvalore della cifra di 80 milioni. In sintesi: se la Fiorentina dovesse vendere a 100 milioni l’attaccante, gli agenti, in caso di accordo, otterrebbero l’80% dei 20 milioni di plusvalore. Inoltre, la Fiorentina aveva chiesto il rinnovo di 5 anni, Vlahovic lo voleva di 4.
Il giocatore piaceva anche all’Atletico Madrid ma anche in questo caso le commissioni richieste erano troppo alte (8 milioni), con gli spagnoli che hanno virato su Cunha dell’Hertha Berlino.
Ora, con il rinnovo bloccato, si lavora comunque a un altro attaccante, per aumentare la competitività del reparto: piacciono sempre Kean e Scamacca.