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·19 luglio 2024

Perché la Juventus ha scelto Juan Cabal?

Immagine dell'articolo:Perché la Juventus ha scelto Juan Cabal?

È successo di nuovo. Dopo Bremer e Djaló, i bianconeri si sono assicurati con una trattativa lampo le prestazioni di Juan Cabal, difensore mancino classe 2001 dal Verona che sembrava vicino all’Inter. In due stagioni da gialloblù ha collezionato 33 presenze in Serie A, trovando continuità come terzino sinistro (16 volte titolare) nel passaggio al 4-2-3-1 con cui Baroni ha svoltato la stagione scaligera. Eppure, nel 2022 Cabal arriva a Verona come braccetto mancino, ma non impressiona. Baroni lo ripropone centrale di una difesa a due nell’ultima di campionato contro l’Inter e combina un disastro.

Cabal nel contesto Verona

Il contesto del Verona viene spiegato chiaramente dai dati, una flebile riaggressione non appena perso il possesso, giustificato da un medio PPDA (12) – un indicatore dell’intensità del pressing a livello di squadra – e una costruzione diretta e cinica, giustificata da un bassissimo OPPDA (9.47), una metrica speculare al PPDA, ovvero il rapporto tra i passaggi effettuati dalla squadra e le azioni difensive subite dagli avversari nei primi 60 metri di campo. Cabal si forma dunque sviluppando caratteristiche prettamente difensive che gli permettono di occupare stabilmente il 90° percentile, confrontato con tutti i terzini del mondo, per i seguenti indici di:


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  • intercettazioni
  • blocchi
  • passaggi aerei vinti
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Numeri difensivi che si confermano se confrontiamo il giocatore con i difensori della scorsa Serie A. Risulta infatti essere:

  • 4° per % di duelli aerei vinti (74%)
  • 21° per duelli vinti
  • 25° per intercetti

Questi dati contornati da una buona capacità di approcciare le partite, ne fanno un difensore affidabile e concreto, che si esalta nello scontro fisico e nell’uno contro uno. Simbolica la scivolata in chiusura su Lukaku in Roma-Verona dello scorso gennaio. I dati e le heatmap ci mostrano come il giocatore si trovi a suo agio nella porzione difensiva di sinistra, riuscendo a ricoprire perfettamente sia il ruolo di terzino che quello di centrale di difesa. Molto più modeste sono le caratteristiche offensive e di costruzione, influenzate in buona parte dal contesto. Solo l’1.52% dei suoi tocchi sono nel terzo offensivo.

La giovane età e il nuovo contesto potrebbero aiutarlo a migliorare sia le caratteristiche offensive, grazie in parte alle sue ottime doti atletiche, sia punto di vista del gioco. La sua doppia natura garantirebbe diverse soluzioni al nuovo allenatore della Juventus Thiago Motta, che potrebbe schierare Cabal da centrale di copertura con l’altro centrale in costruzione o terzino di rottura che occupa l’half-space che si crea con il mediano e va chiudere una zona critica. Siamo certi che la materia prima ci sia, le idee pure, chissà che il contesto non gli permetta di sbocciare definitivamente. Lo scopriremo nei prossimi mesi.

di Francesco Bonafede

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