Percassi: «Liverpool? Un trionfo, anche se piange il cuore non aver potuto far festa» | OneFootball

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·27 novembre 2020

Percassi: «Liverpool? Un trionfo, anche se piange il cuore non aver potuto far festa»

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Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato al Corriere di Bergamo dopo la vittoria della Dea in Champions League. Le sue parole

Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, ha parlato al Corriere di Bergamo dopo la vittoria della Dea in Champions League. Le sue parole.

RISVEGLIO – «Risveglio? E chi ha dormito? Non ho chiuso occhio per tutta notte, troppa felicità e adrenalina per riuscire ad addormentarsi».


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LIVERPOOL – «Non ho potuto volare a Liverpool per tutta una serie di motivi, ma il mio spirito e la mia mente era in quello stadio. Vedere i miei giocatori schierati all’Anfield è stato un mix di incredulità ed onore, prima di tutto. È uno stadio che rappresenta la Storia del calcio internazionale dove ci gioca una delle squadre più forti al mondo. Una realtà da cui anche dal punto di vista commerciale e del marketing, si possono trarre spunti da copiare, mentre sul campo si può solo imparare. L’Inghilterra è un’intera nazione votata al calcio».

PARTITA – «L’Atalanta ha fatto una partita straordinaria dal primo all’ultimo minuto, con una prestazione incredibile da parte di tutti i giocatori e con una grande strategia da parte del mister. In una parola? Un trionfo, anche se piange il cuore non aver potuto far festa. «Diciamolo chiaramente: il popolo atalantino ha toccato il massimo della goduria (ride, ndr), peccato davvero non aver potuto condividere questa felicità».

VITTORIE PREFERITE – «Che posizione occupa questa? La prima, senza ombra di dubbio. Più di quelle contro Inter e Juve? Sì, anche perché qui stiamo parlando di una vittoria su un palcoscenico internazionale. La Champions la vedono in tutto il mondo e una vittoria in casa del Liverpool, diciamolo chiaramente, ha dell’incredibile».

ZAPATA IN PANCHINA – «Era già successo altre volte che la squadra fosse scesa in campo senza Duvan, ma l’impostazione che mister Gasperini ha dato alla squadra si è rivelata perfetta. Il pallino del gioco l’abbiamo sempre avuto noi, idem per il possesso palla. Si trattava solo di colpire e affondare, tanto più che già un paio di occasioni le avevamo avute. Abbiamo visto un’Atalanta matura, intelligente contro uno squadrone il cui calibro ci era parso chiaro a Bergamo».

GOL ILICIC – «Devo riconoscere che è stato bravo il mister a sostenerlo in un momento delicato, gli ha dato spazio e Josip è tornato il campione che tutti conoscevamo. C’è voluto del tempo nel quale l’unico modo per riportarlo ai grandi livelli era quello di farlo giocare. Il mister ci ha creduto fermamente e ha avuto ragione».

ROMERO – «Romero, l’ultimo arrivato, dietro è stato un gigante, ma tutti i giocatori sono stati bravissimi. Ognuno ha dato il meglio di sé, potrei sprecare una serie di aggettivi per tutti, indistintamente. Dovessi dare i voti partirei da 7 e mezzo per arrivare a 9».

GASPERINI – «Lui gioca sempre, ha una marcia in più e lo ha dimostrato in tantissime occasioni. Lo provano i risultati di questi ultimi quattro anni. Dobbiamo solo continuare a giocare in questo modo. Stiamo diventando una squadra sempre più esperta».

TIFOSI ESIGENTI – «Questo è il dramma vero che ti fa cadere le braccia. Pareggi una partita e diventa la fine del mondo. Ma noi siamo l’Atalanta e non è un caso che il primo obiettivo resti sempre e comunque la salvezza. Tutto quello che arriva in più è fantastico. Ma stiamo scherzando?. Non ci si rende conto dei miracoli che una società di provincia sta facendo. Siamo un modello di gioco, societario e di investimenti che tanti ci stanno copiando. Ma diventa insopportabile e intollerabile che caschi il mondo se l’Atalanta perde o pareggia una partita. Ma smettiamola, per cortesia. Quelli che criticano non sono atalantini, perché la squadra va sempre sostenuta soprattutto nei momenti di difficoltà. Lo insegna una Storia che ci sta regalando momenti incredibili».

EUROPA LEAGUE AL SICURO – «Un grandissimo risultato già in cassaforte. Più di così non si può fare, in una prospettiva di crescita e di maturazione che ci attende».

VITTORIA DEDICATA A… – «Il miracolo di Liverpool ha fatto felice un popolo che ha sofferto l’iradiddio. Questa vittoria è per lui. L’Atalanta è la vera e unica gioia che i bergamaschi hanno in questo momento. La senti la gente che dice: “per fortuna c’è l’Atalanta».

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