Inter-News.it
·25 aprile 2024
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L’ex presidente Pellegrini indica in Marotta il protagonista principale dello scudetto dell’Inter. Intervenuto in collegamento con Radio Sportiva, valuta quanto fatto in stagione e come deve gestire la situazione Zhang.
TRIONFO TANTO ATTESO – Ernesto Pellegrini ha guidato l’Inter dal 1984 al 1995, prima di cedere la società a Massimo Moratti. Ora, da tifoso, festeggia lo scudetto ottenuto con Steven Zhang alla guida: «Siamo felici. La squadra l’ha costruita Giuseppe Marotta, è lui che ha portato Marcus Thuram e altri giocatori vincenti. Il merito è soprattutto suo. Era successo anche con l’Inter che aveva vinto il mio scudetto dei record: si parlava di difficoltà all’inizio e che volessi destituire Giovanni Trapattoni e togliergli l’incarico. Ma non era così: gli ho dato fiducia, così come Marotta ha dato fiducia a Simone Inzaghi. È un allenatore vincente, che lavora in sordina e non alza mai la voce. A me piace anche per questo. Giusto rimarcare anche la bravura di Piero Ausilio. Lui è il braccio destro di Marotta, che lo ricorda in ogni occasione».
IL PILASTRO – Pellegrini ha vinto il tredicesimo scudetto dell’Inter, quello del 1988-1989. Sulle questioni riguardanti Zhang è sicuro: «Quando c’è una società così, con Marotta, si può fare anche il presidente in Cina. Non ci sono dubbi a proposito, tutto dipende dagli uomini: l’Inter con Marotta ha una marcia in più. È un uomo che stimo moltissimo, come manager ma anche come persona. Lo si può fare, anche a grande distanza: è l’uomo giusto. La Champions League? Un po’ di rimpianto c’è, perché non è stata un’Inter fortunata quella che ha perso l’ultima partita. Nel calcio capitano anche queste cose, l’anno scorso è stata un po’ fortunata arrivando in finale e in questo è andata così. Speriamo nel futuro, con la squadra rinforzata può andare lontano».