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·24 giugno 2024
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Scongiurata fortunatamente la paura, il capitano dell’Ungheria, Dominik Szoboszlai, non le ha mandate a dire dopo il terribile episodio che ha visto il proprio compagno di squadra, Barnabás Varga, perdere i sensi nel match contro la Scozia a seguito di un violento scontro di gioco con l’estremo difensore avversario Angus Gunn.
Secondo il centrocampista offensivo del Liverpool – intervenuto a Magenta TV – lo staff medico magiaro sarebbe stato autorizzato a entrare in campo per soccorrere il calciatore con tempistiche tutt’altro che tempestive:
“Sono stato uno dei primi ad arrivare lì e sono rimasto anch’io scioccato, ho provato a metterlo in una posizione corretta, pensando che fosse la cosa migliore in situazioni come questa. Non riusciva a respirare correttamente. Soccorsi troppo lenti? Non credo siano stati abbastanza veloci”.
“Si è visto che è un problema enorme. Tutti correvano, io correvo: certe cose dovrebbero richiedere pochi secondi. Non è una mia decisione, ma dobbiamo fare qualcosa al riguardo, queste cose vanno fatte più velocemente, ma molto. Tutti sanno che i secondi fanno la differenza in questi casi” – riporta TMW.
Ricostruzione, questa, prontamente smentita da pare della FIFA con una nota diffusa dalla BBC:
“L’intervento del medico sociale è avvenuto entro 15 secondi dall’incidente seguito immediatamente dal secondo medico dello stadio, per effettuare una prima valutazione dell’infortunio e fornire un trattamento adeguato, come da consuete procedure mediche”.
“La squadra qualificata d’emergenza era in attesa a bordo campo come da protocollo, ed è arrivata con la barella non appena è stato richiesto il loro intervento dai medici per far evacuare il giocatore per il suo immediato trasferimento in ospedale. Il coordinamento tra tutto lo staff medico sul posto è stato professionale e tutto è stato fatto in conformità con le procedure mediche applicabili. Non ci sono stati ritardi nel trattamento e nell’assistenza al giocatore”