Paul Ince: «Quanto mi piacerebbe essere in campo con l’Inter di oggi!» | OneFootball

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Calcionews24

·5 giugno 2023

Paul Ince: «Quanto mi piacerebbe essere in campo con l’Inter di oggi!»

Immagine dell'articolo:Paul Ince: «Quanto mi piacerebbe essere in campo con l’Inter di oggi!»

Paul Ince, ex centrocampista dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista della finale di Champions contro il City

Se c’è un simbolo delle caratteristiche agonistiche del calcio inglese è lui, Paul Ince. Centrocampista che negli anni ’90 ha trasferito il suo spirito battagliero nell’Inter, facendosi amare dal popolo nerazzurro. A La Gazzetta dello Sport ha raccontato le sue sensazioni quando inizia la settimana che porterà alla finale di Istanbul.

TIFO – «Bicchiere di vino, divano e… sciarpa nerazzurra al collo: dopo avere sofferto tantissimo nei turni precedenti come tifoso, voglio godermi questa benedetta finale. Chi pensa che sia persa in partenza si sbaglia di grosso».


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EX MANCHESTER UNITED E INTER – «Sono pur sempre un signore inglese di 55 anni, non posso dire altro… Però ai miei tempi con lo United la rivalità più grande la vivevamo con il Liverpool: il City non era certo questo, a volte non era in prima divisione. É chiaro che, vedendo il gioco spettacolare di Guardiola, ogni amante del calcio pensa che il suo City meriti questo trofeo per consacrarsi. Ma questo aggiunge pressione a loro e aiuta l’Inter… Mi auguro solo che ci si diverta e che sia una gara diversa da Roma-Siviglia: lì abbiamo visto uno spettacolo tremendo».

SORPRESO DALL’INTER IN FINALE – «Se pensi al girone con Barcellona e Bayern, sì, può essere una piacevole sorpresa ma il percorso successivo è d’élite e non deve sorprendere nessuno. Io so cosa significa un derby a Milano: è la partita più sentita e vibrante che abbia mai giocato, figurarsi stavolta che è stata una semifinale di Champions. Quanto mi sarebbe piaciuto stare in campo, sentire la gente chiamarmi “governor”, “governatore!”. L’Inter ha passato questa battaglia a San Siro ed è a Istanbul con merito».

CHANCE DI VINCERE – «É football questo, eh… Ciò che pensi prima può essere stravolto dopo. Un errore individuale, una palla che rimbalza di qua o di là, una cattiva giornata di qualcuno, una decisione al Var: quando dico che può succedere di tutto, lo penso davvero… I tifosi dell’Inter a cui mi sentirò legato per sempre devono crederci, ma sono sicuro che i giocatori ci credono già: devono essere una cosa sola, una squadra come piace a me. E lo sono, si vede subito…»

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