Parma, Bernabé: “Siamo stati più uniti dell’anno scorso. Futuro? Non si sa cosa può succedere” | OneFootball

Parma, Bernabé: “Siamo stati più uniti dell’anno scorso. Futuro? Non si sa cosa può succedere” | OneFootball

Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·21 giugno 2023

Parma, Bernabé: “Siamo stati più uniti dell’anno scorso. Futuro? Non si sa cosa può succedere”

Immagine dell'articolo:Parma, Bernabé: “Siamo stati più uniti dell’anno scorso. Futuro? Non si sa cosa può succedere”

Adrian Bernabé, centrocampista del Parma, ha parlato direttamente dal ritiro della Spagna Under 21. Ecco quanto raccolto da parmalive.com: “Sono contento di essere a Parma, è stata una scelta fatta un anno fa che sta dando i suoi frutti. Sono in Italia per Enzo Maresca che ho conosciuto ai tempi del Manchester City: la sua idea di calcio è stata determinante per il mio trasferimento. Mi trovo qua bene, sono contento sia per il progetto che per la stagione che abbiamo disputato. A differenza dell’anno scorso, quest’anno siamo stati un gruppo più unito.

Per quanto mi riguarda ho un ottimo rapporto con tutti, con Chichizola, con Estevez, con Ansaldi che è straordinario: la miglior persona che io abbia incontrato nel calcio. E poi Buffon: strepitoso per quello che fa. Aiuta in campo e fuori, lo vedi allenarsi e ti stimola a fare sempre meglio. Peccato che tutto sia stato vanificato in un quarto d’ora a Cagliari, quando abbiamo subito due gol nel secondo tempo. Siamo arrivati a un passo dalla finale, fa male perdere in quel modo. Ma nel calcio va così. Mi piacerebbe vedere il Parma in Serie A, ma ora sono concentrato sull’Europeo.


OneFootball Video


Il futuro? Parma per me è come una seconda casa, ma in futuro non si sa mai… Non si sa cosa possa succedere. Io sono contento di quello che ho fatto, mi sono adattato al gioco di Pecchia che mi ha fatto fare più ruoli in stagione e mi ha aiutato a crescere molto nella fase difensiva. Per me era impensabile, visto il tipo di calciatore che sono, per le mie caratteristiche fisiche e la mia attitudine al gioco offensivo che avevo maturato al Manchester City. Ci ho messo un po’ più del previsto, forse, a interpretare il ruolo ma alla fine sono cresciuto. Abbiamo fatto un buonissimo lavoro, ponendo ottime basi per l’anno prossimo“.

Visualizza l' imprint del creator