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·17 luglio 2025

Parlamento Ue contro la Superlega: difendere il modello sportivo europeo da tornei scissionisti

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«La Commissione dovrebbe presentare una strategia a lungo termine per promuovere la solidarietà, rafforzando il legame tra sport professionistico e sport di base, sostengono gli eurodeputati». E’ quanto sostenuto dagli eurodeputati della Commissione per la Cultura e l’Istruzione, che sostengono un concetto di sport e attività fisica fondato e promotore di valori quali equità, solidarietà, uguaglianza, inclusività, integrità, merito sportivo e competizioni aperte.

In una risoluzione approvata con 25 voti a favore, 4 contrari e nessuna astensione, gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea di presentare una strategia a lungo termine per la politica sportiva che rafforzi il legame tra sport d’élite e amatoriale attraverso un meccanismo di solidarietà finanziaria più efficace. Ad esempio, invitano la Commissione a incoraggiare meccanismi di ricompensa per i club giovanili che formano atleti poi diventati professionisti.


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Considerando l’importanza del forte coinvolgimento della società civile attraverso club e associazioni locali, e il calo dei volontari, gli eurodeputati chiedono alla Commissione di fornire linee guida per incentivare il volontariato nel settore.

Maggiori finanziamenti per lo sport e solidarietà finanziaria

I membri del Parlamento europeo hanno chiesto un aumento significativo dei fondi destinati allo sport e all’attività fisica nel programma Erasmus+ 2028-2034, oltre a un maggiore supporto per promuovere sinergie con altri programmi e fondi. Alla luce del crescente divario tra l’élite finanziaria dello sport professionistico e il livello di base, hanno sollecitato la Commissione a realizzare uno studio per mappare i meccanismi esistenti di solidarietà e redistribuzione finanziaria nei vari sport e livelli all’interno dell’Ue, con l’obiettivo di garantire una distribuzione più equa delle risorse.

Promuovere una governance collettiva, tutelare i diritti degli atleti e applicare il diritto Ue al settore

Poiché una buona governance è essenziale per garantire l’autonomia dello sport e il futuro del Modello Sportivo Europeo, gli eurodeputati hanno proposto che federazioni, club, leghe, atleti e tifosi siano coinvolti nei processi decisionali. Hanno invitato inoltre le istituzioni dell’Ue a promuovere, e gli Stati membri ad applicare, i diritti fondamentali degli atleti, come i diritti sociali, la libertà di associazione, la contrattazione collettiva (un tema sul quale è recentemente tornato il segretario generale di Fifpro), condizioni di lavoro dignitose e il congedo per maternità e gravidanza.

Gli eurodeputati hannom sottolineato anche le recenti sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea riguardo all’applicazione del diritto europeo alle organizzazioni sportive, e chiedono alla Commissione di formulare raccomandazioni sull’applicazione del diritto Ue, inclusa la normativa sulla concorrenza, al settore sportivo.

Commercializzazione eccessiva e proprietà orientata al profitto

Gli eurodeputati hanno chiesto ancora alla Commissione di monitorare e affrontare le minacce al Modello Sportivo Europeo, come le “competizioni scissioniste che mettono in pericolo l’ecosistema sportivo nel suo complesso”, e di usare tutti gli strumenti possibili per proteggere il settore da iniziative volte a “trasferire il valore generato fuori dall’Europa”. Inoltre, hanno sottolineato che le prestazioni nei campionati nazionali devono essere l’unico criterio per promozioni, retrocessioni e qualificazioni alle competizioni europee.

Alla luce dell’aumento di investimenti e proprietà straniere nello sport europeo, gli eurodeputati hanno chiesto anche alla Commissione di considerare questo impatto quando si tratta di preservare l’integrità finanziaria e l’equilibrio competitivo.

«Questo rapporto è un appello all’azione. Sottolinea l’urgente necessità di proteggere e rafforzare il Modello Sportivo Europeo e di ampliare il ruolo dell’Ue affinché lo sport resti fedele ai suoi valori fondanti, dentro e fuori dal campo. Arriva anche in un momento cruciale, mentre la Commissione europea si prepara a delineare una strategia a lungo termine per la politica sportiva europea il prossimo anno», ha dichiarato il relatore Bogdan Andrzej Zdrojewski (PPE, PL).

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