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·31 maggio 2023

Paredes ai saluti: i peggiori flop della Juventus negli ultimi anni

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Quella che sta per concludersi è senza ombra di dubbio una delle stagioni calcisticamente più difficili per la Juventus. Al netto della penalizzazione di dieci punti costata l’esclusione dalla prossima Champions League, le difficoltà sono fuoriuscite a monte, quanto i problemi giudiziari non avevano ancora preso la scena.

Di fatto la Juventus è stata barbaramente eliminata da un girone di Champions League ampiamente alla portata, è stata battuta in semifinale di Coppa Italia dall’Inter ed è stata eliminata dal Siviglia in Europa League ad un passo dalla finale, al termine di una gara di andata raccapricciante per spirito rinunciatario e per carenza di idee. Sul groppone di staff e squadra pesa inoltre il fatto di non essere mai stati realmente in corsa per lo scudetto. Stagione miracolosa permettendo del Napoli, essere lì in cima per provare quanto meno a dare un segno all’ambiente era aspetto necessario.


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I peggiori colpi della Juventus negli ultimi anni

Ad una settimana dal termine della stagione 2022-23, la seconda senza mettere alcun trofeo in bacheca, appare scontato che i summit che verranno programmati tra società e allenatore avranno il dovere di mettere in luce le motivazioni di tali disfatte.

Cattiva gestione delle risorse permettendo, mai come questa volta appare oggettiva una critica che solitamente non può esserlo, uno dei principali problemi del club quest’anno è stato di natura selettiva. Nel corso del calciomercato estivo, infatti, i colpi messi a segno dal club davano tutta l’impressione che la voglia fosse quella di tornare a competere subito per i palcoscenici più prestigiosi. Invece, mai come questa volta, mercato si rivelò più fallimentare.

Tra i tanti nomi ad aver deluso le aspettative, non possiamo che inserire quello di Leandro Paredes. Il centrocampista argentino giunto in estate dal Paris Saint-Germain in prestito, era stato appositamente scelto dall’allenatore toscano per dare tono e caratura internazionale ad un reparto in crisi d’identità. Assieme a Pogba, infatti, avrebbe dovuto risollevare la china della squadra e garantire prestazioni di livello. Se la stagione di Pogba è stata fallimentare per via degli infortuni, quella dell’argentino fresco di titolo Mondiale lo è stata perché di fatto non si è mai calato realmente nella realtà juventina. Proprio come per il connazionale Di Maria, la scintilla col tecnico non è mai scattata e ad averne patito le conseguenze è stato il campo. Fortuna volle per Madama che in una stagione lastricata dagli infortuni, il serbatoio alimentato dalla seconda squadra abbia prodotto e garantito giocatori del calibro di Fagioli, Miretti e Iling, che al momento del bisogno hanno sorretto al meglio la barca.

Ai tanti colpi di rilievo realizzati dalla Juventus nel corso del decennio di grazia, sono stati affiancati anche alcuni flop di spessore, a conferma di quanto il valore sulla carta non è sempre quello che poi un giocatore riesce a garantire in contesti differenti. Attenendoci esclusivamente al passato più recente, su questa lunghezza d’onda non possiamo che ricordare gli acquisti di Paredes, Arthur, Ramsey, Diego, Elia, Krasic, Isla, Anelka, Bendtner, Osvaldo, Romulo, Lemina, Hernanes, Rincon, Howdes e Jorge Martinez.

Come possiamo vedere, ai grandi colpo quali Ronaldo, Higuain e Dybala su tutti, la società bianconera ha alternato un importante numero di acquisti sbagliati, andati a gravare non poco sulle casse del club. Ma si sa, come in ogni aspetto della vita, è solo perdendosi che si trova la strada giusta.

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