Calcionews24
·16 ottobre 2024
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Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha rilasciato qualche dichiarazione ai microfoni di Sky Sport: tra bilanci, obiettivi ed elogi nei confronti di alcuni giocatori.
LE PAROLE – «Kean? Possiamo aprire un libro, posso dire che ha la mia grande fiducia e quella della società: dal primo giorno è stato un grande professionista. È maturato molto, ogni allenamento lo fa al massimo: è un esempio, non deve mai perdere quest’atteggiamento. Ha strapotere, deve stare bene fisicamente per esprimersi: a livello tecnico sta facendo grandi cose. Noi ce lo godiamo, ha ampi margini: è un patrimonio per la Fiorentina e per il calcio italiano. Su Colpani posso dire che sta facendo bene e sono contento del suo lavoro: fa 12 km a partita ed è uno tra quelli che calciano di più in Serie A. Gli manca il gol, ma sono fiducioso perché sta lavorando bene. Il bilancio finora è sicuramente positivo per i risultati che sono arrivati: ci sono aspetti da migliorare e vogliamo farlo ogni giorno. Abbiamo avuto delle difficoltà a trovare l’identità di squadra, ora siamo sulla strada giusta e vedo che c’è grande crescita. Abbiamo fatto una sola sconfitta in gare ufficiali nella miglior partita giocata: ci sono tanti aspetti positivi, sono contento di quello che la squadra sta esprimendo. Con la Lazio non è successo nulla di particolare all’intervallo, abbiamo analizzato quanto fatto e ho cambiato sistema perché la squadra può giocare anche a quattro, sono automatismi che hanno nelle corde: mi sembrava giusto cambiare e la squadra ha risposto. Da quando sono arrivato abbiamo lavorato sulla difesa a tre ma la squadra può farle entrambe ed è matura per farle: si può pensare di partire in un modo o nell’altro e poi cambiare a gara in corso. È una fortuna. Obiettivi? So che Firenze è una piazza storica e ambiziosa: anch’io lo sono come la squadra, è un gruppo competitivo. Vogliamo migliorarci ogni giorno e raggiungere grandi obiettivi. Dobbiamo lavorare sodo, possiamo promettere questo: non mi sento ad oggi di dare un obiettivo, l’unico è il lavoro quotidiano».