Palermo, Dionisi: “Brunori è sia un 9 che un 10. Lucioni? Decisione societaria” | OneFootball

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·23 novembre 2024

Palermo, Dionisi: “Brunori è sia un 9 che un 10. Lucioni? Decisione societaria”

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L’allenatore del Palermo, Alessio Dionisi, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match in casa con la Sampdoria. Di seguito le sue parole riportate da forzapalermo.it:

BRUNORI – “Nelle ultime due settimane Brunori è il giocatore con cui ho parlato di più. Ci siamo confrontati più volte: Ho visto un Matteo molto positivo, mi rende felice. È una risorsa fondamentale, e come ho detto a tutti conta quello che si vuole fare. Chi vuole migliorarsi deve lavorare, siamo sulla buona strada”.


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PROBLEMA DI INSERIMENTO PER BRUNORI? – “No, sono state solo scelte tecniche. Non ho avuto alcun problema con Matteo. Domani farò come sempre le mie scelte, considerando tutto. Ma sto vedendo segnali positivi da parte di tutta la squadra”.

I PROBLEMI DELLA SAMPDORIA – “Noi guardiamo in casa nostra. Ognuno fa le valutazioni che ritiene opportune, noi ci alleniamo da 11 giorni di fila. La squadra sa cosa vuole, e lo dobbiamo riportare in campo. Avremo la fortuna di giocare in casa, avremo i tifosi dalla nostra e dovremo alimentarla”.

MANCA LO SPIRITO? – “La concretizzazione non è spirito, ma qualità, e ce le abbiamo. Noi abbiamo giocatori che devono essere finalizzatori, abbiamo creato più di quanto realizzato ma dobbiamo solo continuare a lavorare così. Dobbiamo essere meno tesi negli ultimi 20 metri, paradossalmente. Dobbiamo continuare a lavorare per mettere i nostri attaccanti nelle migliori condizioni. Il risultato è sicuramente dettato dallo spirito, specialmente in questa categoria. Alcune scelte dall’inizio ad oggi sono state dettate da questo. Lo spirito va alimentato e migliorato, e vi devo dire che in queste due settimane l’ho visto crescere. È normale, poi, che l’alimento migliore sia i risultati. Dobbiamo migliorarli”.

LUCIONI – “Su Fabio è stata una decisione societaria, non aggiungo altro”.

IL SISTEMA DI GIOCO – “Parlare di 4-3-3 è un po’ sbagliato, conta l’occupazione degli spazi, contano gli interpreti e gli avversari. Stiamo lavorando in maniera simile ma non identica a come abbiamo iniziato. Poi il risultato attualmente non ci da ragione, nonostante ci siano anche cose positive. Se continuiamo così la miglioriamo la classifica, già da domani.”

BANIYA E BALLOTTAGGI – “Sta bene, si è allenato bene. Ballottaggi? Due dietro, uno in mezzo e due davanti”.

PANCHINA “TRABALLANTE”? – “Io mi sento in discussione sempre. Queste domande bisogna farle a chi giudica l’allenatore, io non lo sento questo pericolo ma perché alleno d diversi anni, non ci sono regole in tal senso. Io alleno e sento il supporto di tutti, e vedo la squadra che sta creando un’identità. Poi dobbiamo fare di più e domani abbiamo una possibilità importante, contro un avversario tosto”.

LA SOCIETÀ – “La società ci è molto vicina. Agli allenamenti è venuto anche l’amministratore delegato, ne ha approfittato per coinvolgere tutti nel parlare per migliorare la situazione. La scelta di Lucioni ovviamente non è stata fatta dall’oggi al domani. La società è convinta di aver fatto la cosa giusta: c’è sempre un motivo in tutto. Sicuramente all’interno della società c’è spirito di intenti, e deve essere così soprattutto quando si ottiene meno. Se si è equilibrati si supera tutto”.

I CENTRALI DI DIFESA – “Hanno tutti caratteristiche diverse, aver recuperato Baniya è una freccia nell’arco importante. Poi certo, c’è chi ha giocato più e chi meno, poi nella testa dell’allenatore c’è sempre una formazione ideale, ma credo di non averla mai schierata”.

LE FRASI DI GARDINI – “Su come ragiona la società ho avuto modo di conoscere, anche se sono qui da poco. Credo che sia risaputo come funziona. Loro giudicano anche me, giustamente. I risultati sportivi sono ovviamente sotto quello che volevamo. Quando le cose funzionano meno si è tutti responsabili, dobbiamo lavorare uniti per migliorare, perché le qualità ci sono”.

I TERZINI E GLI ASSENTI PER LE NAZIONALI – “I terzini stanno tutti bene, sono completamente arruolabili ed hanno tutti possibilità di una chance. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare un po’ più insieme, sono mancati soltanto i nazionali Desplanche e Peda. Per quanto riguarda le gare, venivamo da un trend dove volevamo di più. Come ho già detto non dobbiamo pensare a quello che  non abbiamo ottenuto, ma dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo ottenere già da domani, contro la Sampdoria, una squadra importante, che ha una storia importante, come del resto anche noi. Si affronteranno due squadre sicuramente ferite, ma che vogliono la piena posta in palio”

IL TEMPO NON E’ UN ALIBI – “Lo condivido. Tempo non ce n’è mai, si tende a esaltare in positivo o negativo, ma la realtà è che tempo ce n’è sempre. Non dobbiamo guardarci indietro, lo dobbiamo fare solo per rendersi conto degli errori e migliorarsi. Focalizziamoci sulle cose positive. Non conta l’errore fatto, conta come ti approcci alla difficoltà successiva”.

SVOLTA MENTALE? – “Io dico sempre ai ragazzi che la prestazione è lo specchio della prestazione, è il risultato è lo specchio della prestazione. Domani dobbiamo ottenere il risultato, perché le prestazioni stanno migliorando con alti e bassi, ma ora ci serve il risultato. Domani è molto importante, dobbiamo fare di tutto e di più pensando che ci sia sempre tempo. Abbiamo una grande possibilità e dipende da noi”.

GIOCATORI CHE SI SONO MESSI IN MOSTRA NELLA PAUSA? – “Pietro è stato bravo alla precedente sosta. quando sono arrivato era stato messo un po’ da parte, ma ha lavorato bene. Chi merita gioca: così stanno facendo anche altri, se ho dei ballottaggi è per questo motivo: c’è chi sgomita per avere il posto. Poi dopo è facile mettere in campo chi merita, e ci sono anche altre cose: gli avversari, la prestazione. In questo momento ci sono molti più di 11 che meritano di giocare”.

NUOVO RUOLO PER BRUNORI? – “Premessa: Le Douaron e Henry sono diversi tra loro. Jeremy si sta allenando di più da punta ma tornerà anche a destra. Matteo ha caratteristiche uniche, io lo vedo da numero 9 ma anche da 10: ovvio che per fare il 9 servono delle cose, come riempire l’area, lavorare di spalle, mentre da numero 10 devi saper legare più il gioco, e Matteo lo sa fare. Nell’ultima in casa abbiamo giocato la parte finale con Matteo più dietro, quindi ci stiamo lavorando. Poi vedremo se durante la partita o dall’inizio, dipende molto da loro che dovranno dare grande disponibilità difensiva. Ci si deve difendere sempre in 11”.

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