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·4 febbraio 2025
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Tomas Palacios ha trovato la sua prima presenza da titolare in Serie A. Il Monza gli ha dato subito fiducia e lui ha risposto con personalità.
BUONA LA PRIMA – Andato al Monza per trovare minuti di gioco, Palacios ha subito avuto la sua occasione con Bocchetti. Pronti via, subito titolare sulla sinistra della difesa, in una linea inedita con Izzo e Lekovic. E l’argentino non ha sprecato l’opportunità di fare una prima buona impressione, mettendo i suoi primi mattoncini di crescita. Anche se c’è qualcosa da sottolineare in negativo.
FATTORE IN IMPOSTAZIONE – Palacios come detto ha giocato sulla sinistra della difesa, in un modulo fluido. Guardiamo la sua heatmap presa da Sofascore:
L’argentino sulla sinistra si è fatto vedere fino a centrocampo. Il Monza ha cercato l’impostazione dalla difesa in modo insistito, e proprio lui ne è stato il primo motore. In possesso nella prima costruzione la squadra si schierava a quattro, con lui nel ruolo di centrale di sinistra chiamato a giocare la palla. Poi sia in non possesso che col baricentro alto il modulo diventava a tre, con il giocatore dell’Inter a fare il braccetto di sinistra, con licenza di prendere campo palla al piede. Vediamo i suoi tocchi presi da Whoscored:
Palacios risulta primo di tutta la partita per tocchi (92) e per passaggi (81 tentati e 72 realizzati, 89%). Insomma, ha preso in mano l’impostazione. Nel Monza poi è secondo per passaggi realizzati in avanti (23) e terzo per passaggi realizzati nell’ultimo terzo di campo (11), a conferma del fatto che si è spinto anche in avanti a giocare la palla. Per lui anche 2 dribbling, 3 falli subiti e 7 lanci lunghi. Una prova che dimostra le sue qualità palla al piede e la sua personalità. Ci sono però anche delle cose da sistemare.
CRESCITA DIFENSIVA – L’argentino infatti ha sofferto invece nella fase di contrasto, che poi sarebbe il cuore del suo lavoro in difesa. Chiariamoci, anche in non possesso troviamo dei numeri buoni. Palacios è primo per recuperi con 8, cui aggiungere 2 spazzate, un intercetto, un contrasto, 6 duelli a terra vinti su 8 e 3 su 5 di quelli aerei. Nell’occasione del gol del Verona però è risultato tenero nel contrasto all’inserimento di Serdar, sia nella reattività iniziale che poi nel contrasto al cross. E nel secondo tempo nell’occasione del tiro di Niasse ha mostrato qualche problema di mobilità laterale nel seguire il rientro di Sarr. Un segnale del suo bisogno di crescere dal punto di vista del fisico e della reattività. In una partita comunque più che buona all’esordio da titolare in A in un contesto nuovo e sicuramente non semplice.