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·11 febbraio 2025

Pagelle Juve Psv: Mbangula è (ancora) la mossa vincente, McKennie imprescindibile, Kelly da rivedere VOTI

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Pagelle Juve Psv: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per l’andata dei playoff di Champions League 2024/25

(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Psv: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per l’andata dei playoff di Champions League 2024/25

Di Gregorio 5.5 – Beffato sul suo palo di competenza da Perisic. Conclusione forte rasoterra, ma sicuri che non potesse fare di più? Più di un dubbio rimane per il mal posizionamento del portiere.


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Weah 7 – Ara completamente la fascia destra. È un moto perpetuo di cross, sovrapposizioni e spunti che scandiscono il ritmo della manovra bianconera. Si passa praticamente solo da lui nel primo tempo per creare qualcosa, più basso nella ripresa ma quando allunga ha un passo completamente diverso da tutti.

Gatti 6.5 – Si sgancia tanto in avanti e porta lui l’azione verso l’area avversaria in progressione. Da una giocata del genere nasce il vantaggio firmato McKennie. Grande potenza fisica in conduzione palla, qualche sbavatura – così come tutta la difesa – in alcuni momenti del match in copertura.

Renato Veiga 6 – Ci mette un po’ a carburare, come successo qui allo Stadium all’esordio contro l’Empoli. Qualche svarione difensivo, qualche spazio di troppo concesso e non sempre preciso nell’impostazione. Ma cresce col passare dei minuti, respingendo con solidità qualsiasi minaccia arrivi dalle sue parti. Si riscatta e aumenta l’affiatamento con Gatti.

Kelly 5 – In netta, nettissima difficoltà quando gli avversari di turno lo puntano nell’uno contro uno. Perisic lo manda a vuoto con una finta di corpo con davvero troppa semplicità. Balla tanto, così come nell’impostazione, in cui perde addirittura 11 palloni.

Locatelli 6 – Partita senza grandi scossoni per il capitano, né in fase difensiva né in fase offensiva. Mantiene la posizione con ordine, aiutando i compagni nei movimenti e provando a fare filtro davanti alla difesa. Dal 67′ Thuram 6 – Più muscoli e sostanza in copertura.

Douglas Luiz 6 – Thiago Motta gli dà fiducia, e la cosa più importante della partita del brasiliano è la personalità mostrata nel voler cercare palla, nel voler ricevere il possesso e distribuire gioco. Non sempre è efficace nei 60 tocchi compiuti, ma comunque mostra una voglia di incidere e di essere protagonista e faro della manovra.

Nico Gonzalez 5.5 – Poteva fare di più in quell’unica azione capitata sui suoi piedi nel primo tempo: recupera bene al limite ma calcia debolmente tra le braccia di Benitez, senza imprimere precisione al pallone. L’unico lampo in una partita in cui fatica a imporsi. Dal 57′ Conceicao 6.5 – Dal suo guizzo prende vita il gol vittoria di Mbangula.

McKennie 7 – Perché si parla poco dell’importanza di questo McKennie per la Juve? Fa il terzino e fa bene, torna centrocampista e fa bene, da trequartista oggi mette nuovamente in luce tutte le sue grandi qualità nell’inserimento. Golazo che spacca la porta, ma tanto lavoro per la squadra anche in copertura. Fondamentale un suo ripiegamento nel primo tempo. Giocatore imprescindibile. Dal 67′ Koopmeiners 5.5 – Non lascia il segno, ancora timido nello sviluppo del gioco.

Yildiz 5.5 – Le azioni della Juventus si sviluppano tanto sulla corsia di destra, con un Weah in forte propensione offensiva. E Yildiz? Finisce con lo sparire lentamente dal vivo del gioco nei primi 45′, toccando poco più di 20 palloni e praticamente nessuno di questi in grado di mettere a repentaglio la quiete della difesa olandese. Dal 45′ Mbangula 7 – La mossa vincente di Thiago Motta. Entra e sfiora il gol, poi marchia a fuoco il 2-1 con un tap-in vincente. Ormai è una certezza, determinante a partita in corso.

Kolo Muani 5.5 – È umano anche lui, oggi lo ha dimostrato. Torna sul pianeta Terra dopo 5 gol in 3 partite, numeri da marziano, e non riesce ad incidere. Liscia una potenziale occasione da gol ad inizio partita, non da lui, poi si muove tanto e svaria sul fronte offensivo senza però essere mai servito con il giusto passaggio dai compagni. Dal 76′ Vlahovic SV.

All. Thiago Motta 6 – La resilienza, di cui parlava in conferenza, si vede anche stasera. Si vince, come a Como, non giocando benissimo. E il cambio Mbangula-Yildiz è risultato vincente.

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