Juventusnews24
·19 giugno 2025
Pagelle Al Ain Juve: Conceicao e Kolo Muani show, Alberto Costa col motorino. Yildiz brilla anche negli USA – VOTI

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·19 giugno 2025
Pagelle Al Ain Juve: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la prima giornata del Mondiale per Club 2025
Di Gregorio 6.5 – La bravura più grande per un portiere? Rimanere concentrato, attento, reattivo anche quando viene chiamato pochissimo in causa. E lo dimostra al 49′ con un autentico miracolo a sbarrare la strada al gol della bandiera dell’Al Ain con Kodjo Laba.
Kalulu 6.5 – Un paio di errori nell’uscita dal basso in avvio ma poi si riprende subito e la paura passa. Cresce in solidità e tempismo negli interventi, arricchendo la sua prestazione con un paio di giocate nella metà campo avversaria: da una di queste nasce l’imbucata vincente che porta al 5-0 di Conceicao.
Savona 6.5 – Schierato centrale nella difesa a tre. Sorpresa? No, per Tudor è una certezza da tempo. Funziona la sua marcatura sull’attacco avversario, a cui rimangono solo le briciole per poter provare a colpire verso Di Gregorio. Dal 70′ Gatti 6 – Difesa che preserva la sua solidità con il suo ingresso in campo.
Kelly 6.5 – Si vedono dei netti passi in avanti nella partecipazione alla manovra offensiva e nella progressione con e senza palla. È l’origine delle azioni e le accompagna, diventando punto fermo – soprattutto nel primo tempo – lungo la fascia sinistra. Tudor punta tanto su di lui, la fiducia la sta ripagando.
Alberto Costa 7.5 – Siete ancora in tempo per salire sul carro di Alberto Costa. Sì, perché dà continuità anche in questo Mondiale per Club alle impressioni positive di fine stagione. Due assist (ma il primo è una pennellata perfetta!) che rispolverano un certo Danilo, l’ultimo difensore della Juventus a fornire due assist in una singola partita. Calma, ma si vedono segnali di crescita.
McKennie 6 – Fascia da capitano al braccio: meritata per costanza e leadership tecnica dimostrate quest’anno. Qualche errorino nell’impostazione questa notte lo commette, ma è più prezioso nel lavoro ‘sporco’ davanti alla difesa. Servono filtro e una diga solida senza Locatelli, quindi con grande applicazione e senso della posizione rinuncia ai suoi inserimenti per incarnare compiti più difensivi.
Thuram 7 – Gioca sul velluto, con nonchalance. Ondeggia tra centrocampo e attacco, inserendosi in area (senza graffiare) e rifinendo tra le linee per i compagni. Ai muscoli in mediana abbina la solita dose di classe: una istantanea simbolica a rappresentarlo, la sventagliata millimetrica sui piedi di Kolo Muani che ringrazia, la sfrutta e fa 4-0. Dal 46′ Douglas Luiz 6 – Sfortunato, meritava il gol nel finale.
Cambiaso 6 – Buone trame, buon dialogo con i compagni sulla sinistra. Lui e Kelly si scambiano spesso di posizione, poi le verticali per Yildiz creano diversi pericoli. Ma si prende poco la scena: non spinge tantissimo, abbassa talvolta il ritmo delle azioni e si preoccupa più di tenere profilo basso e attento in copertura. Dal 46′ Weah 5.5 – Pasticcia un po’ troppo col pallone tra i piedi.
Conceicao 8 – Fa letteralmente quello che vuole quando ha il pallone tra i piedi. I difensori dell’Al Ain non hanno nemmeno il tempo di capire come fermarlo nell’uno contro uno che Chicho li ha già superati. Due gol di mancino di pregevole fattura: qui mi prendo una licenza poetica ed esprimo il mio pensiero. Non rinuncerei MAI ad un giocatore del genere per la prossima stagione.
Yildiz 7.5 – Star boy che colpisce ancora, alla sua prima partita al Mondiale per Club. Così come successo in tutte le altre competizioni al primissimo gettone da titolare. Vedasi i numeri della passata stagione. Si inventa da solo il gol che vale il tris: di qualità, di rabbia e con piena dimostrazione – l’ennesima – del suo talento. Dal 60′ Koopmeiners 5 – Si rivede dopo due mesi, c’è ancora tanto da fare per ritrovare la condizione.
Kolo Muani 7.5 – La punta di diamante di una manovra che – questa notte – funziona alla perfezione. Trasforma in oro il cross di Alberto Costa e la sventagliata di Thuram, prima prendendo l’ascensore e salendo in cielo, poi con un gran movimento a liberarsi e un tocco delizioso d’esterno. Solo quattro parole: da tenere a Torino. Dal 70′ Vlahovic 5 – Brutto impatto sul match, gestisce male i palloni che ha a disposizione.
All. Tudor 7.5 – Partire forte e bene, questo era il diktat primario. Ma c’è un aspetto più importante di tutti: questa Juve è tornata a divertire ma soprattutto a divertirsi. E non è per nulla scontato.