Padovan: «Inter, adesso nessun limite. Neanche nei festeggiamenti!» | OneFootball

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Inter-News.it

·28 aprile 2024

Padovan: «Inter, adesso nessun limite. Neanche nei festeggiamenti!»

Immagine dell'articolo:Padovan: «Inter, adesso nessun limite. Neanche nei festeggiamenti!»

La festa dell’Inter è iniziata, subito dopo la vittoria contro il Torino. Giancarlo Padovan commenta il momento pazzesco che stanno vivendo i nerazzurri di Simone Inzaghi.

SPAZI – Giancarlo Padovan inizia la sua disamina sull’Inter dalla sfida vinta contro il Torino poche ore fa: «Se all’Inter, che è già una squadra molto forte, lasci gli spazi ti castiga. Se questi spazi sono determinati anche dall’espulsione di un uomo, sul piano del palleggio l’Inter era ovunque, dilagava ed era proprio una macchia di colore che andava nella metà campo avversaria. C’è stata una partita prima e una partita dopo ma penso che penso che anche in undici contro undici probabilmente l’avrebbe vinta l’Inter. Ma non c’era urgenza, nonostante la corsa ai record e ai primati».


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SENZA LIMITI – Giancarlo Padovan, su Sky Sport 24, continua: «Festeggiare questa volta lo scudetto in casa, di fronte ai propri tifosi, è tutta un’altra storia. Farlo a San Siro ma in casa dei milanisti è stato un grande sfregio, è stato fatto un grande dispetto sportivo ai cugini. Adesso c’è tutto il popolo nerazzurro che festeggi ai suoi giocatori, tutti sono in campo, anche chi ha lavorato dietro le quinte. Momento di grande giubilo e gioia, che inizia adesso e finirà stanotte, chissà a che ora perché l’Inter adesso non si pone limiti neanche nei festeggiamenti».

CONTRIBUTO – Poi Giancarlo Padovan si sofferma sul ruolo e la bravura di un interista: «Calhanoglu regista? È stata un’idea di Inzaghi, anche rischiosa e che ha lasciato perplessi e scettici molti all’inizio. Dicevano che non avesse il passo o la gamba, e invece ha tutto questo. Intanto, ha una grande tecnica, non finalizzata solamente al dribbling e all’azione personale, ma anche al passaggio. Quando è così puoi fare questo ruolo. In più ha dimostrato di saperlo fare ad altissimi livelli. L’anno scorso si alternava con Brozovic, ma si capiva bene che Cahanoglu faceva meglio. Il turco ha dato un contributo straordinario a questo scudetto e alla seconda stella. Forse lascia un po’ di amarezza ai milanisti che, tanto disinvoltamente, l’hanno lasciato partire a kilometro e parametro zero».

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