Padova, Peghin: “Mi auguro che Delli Carri rimanga! Conferma di Andreoletti per nulla scontata, l’esordio sarà all’Euganeo” | OneFootball

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·24 luglio 2025

Padova, Peghin: “Mi auguro che Delli Carri rimanga! Conferma di Andreoletti per nulla scontata, l’esordio sarà all’Euganeo”

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Il presidente del Padova, Francesco Peghin, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di PadovaSport.tv in cui ha condiviso alcune considerazioni sulla stagione che verrà, sui nuovi acquisti e sul calciomercato. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti.

NUOVI ACQUISTI – “Ritenevo importante andare a conoscere i nuovi calciatori che sono arrivati, a parte Papu Gomez che avevo già incontrato dopo le sue visite mediche. Ho respirato il clima del ritiro, pranzando con loro e assistendo all’allenamento. Devo dire che, tenendo conto che poi sarà il campo a parlare, ci sono delle buone premesse. All’inizio l’asse portante sarà rappresentato dai giocatori rimasti dall’anno scorso. A quel gruppo poi sono stati aggiunti giocatori con esperienza di categoria che magari vedono in Padova l’occasione per rilanciarsi e giovani in rampa di lancio. A questo proposito, spero di rivedere nascere con la maglia biancoscudata qualche futura stella del calcio italiano, come successe quando ero vicepresidente con Marcello Cestaro. All’epoca arrivò dal Genoa in prestito un certo El Shaarawy… Aggiungo anche che non era scontata la conferma di Andreoletti, basta vedere anche in casa Pescara ed Entella, dove c’era la volontà di confermare l’allenatore della promozione ma poi è andata diversamente”.


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CALCIOMERCATO – “Per adesso siamo un cantiere, in Serie B è necessario avere giocatori di categoria ed esperienza e giovani che rientrino nei limiti imposti. Mancano ancora alcuni tasselli ovviamente, e mi auguro possa rimanere con noi Delli Carri. L’anno scorso ha avuto un’incidenza importantissima nella stagione. Se ne sta occupando il DS Mirabelli, che ha la piena delega per fare il meglio per la società. Tenendo conto anche delle aspettative di crescita personale del giocatore. Poi chissà, magari aspettiamoci anche qualche sorpresa, perché il DS ogni tanto ci parla di sue idee suggestive”.

CLIMA – “Di questi tempi, un anno fa, attorno al Calcio Padova c’era una cappa di negatività incredibile. C’era il post-Vicenza da smaltire, la diffidenza verso il nuovo allenatore Andreoletti, la protesta che iniziava a montare da una parte della tifoseria e le aspettative altissime peri il campionato che stava per iniziare. Il primo posto era l’unico obiettivo possibile. Quest’anno sappiamo tutti che per prima cosa dobbiamo ambientarci nella nuova categoria, poi si vedrà. E la piazza lo ha capito e ci sta sostenendo su questo”.

ABBONAMENTI – “Se andiamo sopra i 3000 è una cosa buona, aggiungendo poi a questo numero gli ultras che si uniranno a tribuna completata. Il debutto in casa avverrà per la partita con il Vicenza di Coppa il 10 agosto, il Comune ci ha rassicurato che si giocherà all’Euganeo. Speriamo già di vedere lì un buon numero di persone, tenendo comunque conto che saremo in pieno periodo estivo”.

CRITICHE – “Dirigenza assente all’amichevole con il Sottocastello? Io ero stato qualche giorno prima. La società è una sola, non è che la dirigenza e la squadra sono due mondi diversi. Faccio fatica a comprendere certe critiche. I tifosi che sono venuti quel giorno hanno potuto incontrare la squadra, l’allenatore, lo staff tecnico, c’era Sandro Porchia, che è il braccio destro di Mirabelli. Poi se si vuole sempre trovare il pelo nell’uovo…”.

SERIE B – “Ci saranno tante piazze importanti, direi che però l’appuntamento tradizionale è con il Venezia, che tra l’altro sta costruendo una corazzata. Personalmente mi affascina anche la sfida con la Sampdoria, perché mi riporta indietro alla prima esperienza da dirigente del Padova”.

VERTICE CON LEGA B – “Ero in video-collegamento, con tutti i presidenti della prossima serie B. Il filo conduttore dell’incontro con le 20 proprietà e il presidente della Lega Bedin è stata l’insostenibilità della categoria, i costi sono aumentati e i ricavi sono diminuiti in maniera importante, con diritti TV che sono in calo del 25%. Chi soffre particolarmente sono i club che retrocedono dalla A. C’è un importante tema di salary cap, con ingaggi che fanno esplodere i costi. Chi non riesce a tornare subito in A va incontro a grandi sofferenze. Serve un dialogo tra le leghe per trovare sostenibilità tra i tre mondi, Serie A, B e C. L’unico mondo che si regge autonomamente è la Serie A, gli altri no. Lo ha fatto presente chiaramente anche De Laurentiis di recente. Se confrontiamo con le pari categoria in Europa, lasciando perdere la Championship inglese che è un mondo a parte, le leghe spagnole e tedesche stanno meglio di noi”.

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