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·25 novembre 2020

Ottavi Copa Libertadores, guida alle partite del mercoledì

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Delfín (EQU) – Palmeiras (BRA)

Prima volta nella storia, tre squadre ecuadoregne hanno raggiunto le fasi finali della Libertadores. Se negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere Independiente del Valle e LDU arrivarci, era molto difficile prevedere la presenza del Delfín, proveniente dalla città portuale di Manta, vincitore dello scorso campionato nazionale e finalista della Copa Ecuador.

In un girone dominato dal Santos, la qualificazione è arrivata grazie alle vittorie conquistate nelle ultime due partite contro Defensa y Justicia e Olimpia, nonostante un solo punto nelle prime quattro; il disastroso inizio di stagione era costato la panchina allo spagnolo Ángel López, scelto solo due mesi prima per sostituire Fabián Bustos, a sua volta trasferitosi al più blasonato Barcelona di Guayaquil (dove ha chiuso il proprio girone all’ultimo posto).


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Il grande protagonista nelle due sfide decisive è stato l’esperto portiere Máximo Banguera, prelevato a settembre dal Club Deportivo El Nacional, dove era scivolato in panchina; il 34enne conta 36 presenze con la nazionale Tricolor e ha già eliminato il Palmeiras dalla competizione nel 2017, sempre agli ottavi, parando due rigori nella serie decisiva.

Oggi in panchina siede il 54enne argentino Miguel Ángel Zahzú, ma in campionato le cose non stanno andando bene: dopo aver chiuso la prima fase all’ottavo posto (su sedici), nella seconda fase il Delfín è tredicesimo dopo nove partite con sole due vittorie.

Contro il Verdão probabilmente vedremo un assetto molto difensivo, puntando sulle buone doti atletiche a disposizione per ripartire con la speranza che davanti il ciondolante diez argentino Óscar Benitez sia ispirato e che gli attaccanti Carlos Garcés e Jhon Cifuente (piuttosto appesantito) riescano a colpire.

Il Palmeiras invece stava attraversando un ottimo momento dopo l’esonero di Luxemburgo, sia con l’interino Andrey Lopes, sia con il nuovo tecnico portoghese Abel Ferreira, proveniente dal PAOK.

Otto vittorie consecutive, tra tutte le competizioni, avevano assicurato l’accesso alle semifinali di Copa do Brasil e riacceso le speranze per il titolo nel Brasileirão, ma poi, oltre agli infortuni di Felipe Melo, Wesley e Luiz Adriano, si è sviluppato un focolaio di Covid che ha contagiato ben sedici giocatori; ciononostante la squadra è scesa in campo domenica contro il fanalino di coda Goiás, perdendo però per 1-0.

OSSERVATI SPECIALI

La profondità della rosa, sulla carta la migliore del Brasile dopo il Flamengo, consentirà ai brasiliani di schierare comunque una formazione competitiva, e avremo occasione di vedere all’opera la giovane coppia di mediani Patrick-Danilo: entrambi mancini, il primo è più creativo e si spinge più spesso in avanti, provando spesso a calciare; il secondo è più coinvolto nella costruzione bassa e in interdizione, ma ha mostrato di saper anche giocare lungo con precisione.

Tra i padroni di casa sarà fondamentale l’apporto del capitano Carlos Garcés, 30enne attaccante che ha segnato il suo unico gol nel girone in occasione del 3-0 rifilato al Defensa y Justicia. Il Delfin si appoggia molto sulle punte per risalire il campo e, pur non disponendo di una corporatura robusta quanto il compagno Cifuente, Garcés è bravo nel proteggere palla, oltre ad avere una buona tecnica nello stretto. Originario proprio di Manta, è il miglior marcatore stagionale del club con 10 reti.

Independiente del Valle (ECU) x Nacional (URU)

Grazie a un progetto sportivo all’avanguardia, l’Independiente del Valle si è consolidato in pochi anni come una delle squadre più interessanti e competitive del Sudamerica. Vincitore della Copa Sudamericana nel 2019, nel proprio girone si è dimostrato ampiamente superiore all’Atlético Junior di Barranquilla e ai connazionali del Barcelona, strapazzati con un complessivo 5-0: lo stesso risultato rifilato, nel terreno casalingo di Sangoloqui, al Flamengo, in una gara che rimarrà alla storia nonostante il 4-0 subito al Maracanã la settimana seguente.

L’allenatore è il 36enne canario Miguel Ángel Ramírez, alla prima esperienza da “primo” dopo aver girato il mondo come assistente. Strutture e metodologie di lavoro sono di prim’ordine fin dal settore giovanile, un vero gioiello al punto che per esplicita politica societaria l’obiettivo è schierare sempre il 7+4, dove 7 sono i giocatori cresciuti in casa.

Stasera purtroppo non sarà della partita il 19enne centrocampista Moisés Caicedo, tra i talenti più fulgidi del continente e infortunatosi in nazionale, ma è sempre un bello spettacolo veder giocare una squadra organizzata, con una filosofia chiara, capace di costruire dal basso e verticalizzare improvvisamente, aggressiva in riaggressione e in cui ciascuno sa bene come comportarsi con e senza palla.

L’IDV parte coi favori del pronostico, ma il Nacional di Montevideo è tutt’altro che una comparsa. Dopo un inizio di campionato difficile, la squadra ha raggiunto la finale del Torneo Apertura, ma la sconfitta contro i Rentistas è costata la panchina all’ex portiere Gustavo Munúa, sostituito dal 55enne Jorge Giordano.

Il girone non ha riservato grossi ostacoli: primo posto ottenuto grazie alla differenza reti, con 15 punti al pari del Racing, mentre Estudiantes de Mérida e Alianza Lima hanno raccolto solo 5 punti in due.

Tra i probabili titolari di stasera, gli unici elementi di grande esperienza sono due argentini: l’immortale Gonzalo Bergessio – capocannoniere della Primera División con 15 reti – e il 33enne mediano Claudio Yacob. Probabilmente vedremo all’opera diversi giovani per lo più cresciuti nel vivaio: peseranno le assenze del terzino destro Mathías Suárez e del centrocampista Gabriel Neves, ma soprattutto davanti ci sono alcuni tra i talenti emergenti più interessanti del paese, su tutti Brian Ocampo, Thiago Vecino e Santiago Rodríguez.

OSSERVATI SPECIALI

Cresciuto nel ruolo di trequartista, con il passaggio in prima squadra Santiago Rodríguez si è spostato sull’esterno, prevalentemente come ala sinistra dove può rientrare sul piede forte. Nel girone è partito titolare in 4 occasioni, segnando il gol decisivo nella gara di Lima e mettendo in mostra un ottimo repertorio tecnico e importanti qualità nel dribbling (quasi 3 per 90’), grazie alla capacità di mantenere il controllo del pallone anche ad alta velocità.

Rodríguez è destro ma se la cava piuttosto bene anche col piede debole, ha già dimostrato di “vedere” la porta e anche di saper servire l’ultimo passaggio, come dimostrano gli 11 gol e 16 assist nelle prime 50 partite col club.

Fisicamente è ancora esile, ma non si risparmia in entrambe le fasi, e anche per questo motivo gli capita di perdere slancio nel corso delle partite.

Di fronte dovrebbe trovarsi Angelo Preciado, un avversario ostico, pilastro della squadra campione della Sudamericana e membro fisso della nazionale, dove ha raccolto 7 presenze. Non solo per il look, Preciado è stato paragonato a Cuadrado, che ricorda per facilità di corsa, velocità e per la netta predilezione verso la fase offensiva, dove è una minaccia costante – inserendosi anche per vie centrali – e prova spesso soluzioni estrose e imprevedibili.

Con Rodríguez, se giocherà, vedremo una bella sfida: per l’uruguagio sarà dura seguire gli inserimenti profondi dell’ecuadoregno, ma a sua volta potrebbe sfruttare i buchi che questo inevitabilmente lascerà, spingendosi in avanti.

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