Oristanio verso il Torino, l’Inter spera nel possibile incasso! Ecco quanto guadagnerebbero i nerazzurri dalla rivendita | OneFootball

Oristanio verso il Torino, l’Inter attende e spera nel possibile incasso sull’ex! Ecco quanto guadagnerebbero i nerazzurri dalla rivendita

L’Inter non guarda solo alle cessioni dirette per finanziare il mercato in entrata. Tra i dossier che potrebbero portare nuova linfa alle casse nerazzurre spicca anche quello di Gaetano Oristanio, fantasista classe 2002, ceduto al Venezia nei mesi scorsi per 5 milioni di euro. Ma l’operazione ha incluso una clausola intelligente: il 30% sulla futura rivendita.

Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, proprio questa percentuale potrebbe trasformarsi in un’entrata utile per chiudere gli ultimi colpi del mercato nerazzurro, in particolare un difensore e un nuovo profilo offensivo da affiancare al reparto avanzato di Cristian Chivu. Sul talento ex Primavera c’è forte interesse del Torino, alla ricerca di un trequartista dinamico e tecnico.

La valutazione fatta dal Venezia si aggira intorno ai 10 milioni di euro, cifra che garantirebbe all’Inter un introito di circa 3 milioni in caso di trasferimento. Non si tratta di una somma risolutiva per il mercato, ma comunque di un contributo significativo per sistemare il bilancio delle entrate, specie in una sessione in cui ogni margine può fare la differenza.

Il direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli, ha confermato le voci: «Non ho ancora parlato con i ragazzi, lo farò nei prossimi giorni visto che sarò in ritiro accanto al mister e alla squadra. Al momento sul tavolo non è arrivato nulla di concreto, ma posso dire che il Torino è interessato a Oristanio. Detto ciò, non abbiamo necessità di vendere».

L’Inter resta spettatrice interessata dell’evoluzione di questo scenario. Un’eventuale cessione del giocatore in questa finestra di mercato non è certa, ma resta sul tavolo. Se dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe un’ulteriore mossa strategica del club per generare ricavi da operazioni di secondo livello, sfruttando il patrimonio tecnico e gli accordi passati.