Milannews24
·29 giugno 2025
Origi Milan, la richiesta del belga spiazza completamente Furlani! Proposta irricevibile

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·29 giugno 2025
La situazione di Divock Origi nel calciomercato Milan si complica sempre più. Secondo quanto riportato da Daniele Longo, noto giornalista esperto di mercato, l’attaccante belga avrebbe avanzato una richiesta significativa per la sua buonuscita: ben il 50% del suo attuale ingaggio. Questa pretesa rappresenta un ostacolo notevole per il Milan, che da tempo cerca di liberarsi di un contratto considerato troppo oneroso per un giocatore che non rientra nei piani tecnici del club.
L’arrivo di Origi nell’estate del 2022, a parametro zero dopo l’esperienza al Liverpool, era stato accolto con un misto di entusiasmo e scetticismo. Il suo curriculum internazionale e la sua capacità di segnare gol importanti in momenti decisivi facevano ben sperare. Tuttavia, le aspettative sono state ampiamente disattese. Problemi fisici ricorrenti e prestazioni al di sotto delle aspettative hanno relegato Origi a un ruolo marginale, rendendolo di fatto un esubero per la rosa rossonera. La sua prima stagione in Serie A è stata caratterizzata da poche presenze e un rendimento insufficiente, culminato con un prestito al Nottingham Forest nella stagione successiva, dove la situazione non è migliorata.
La volontà del Milan è chiara: alleggerire il monte ingaggi e liberare risorse per nuovi innesti. La partenza di Origi è considerata una priorità per la dirigenza rossonera, guidata da Giorgio Furlani e dal responsabile dell’area tecnica Geoffrey Moncada. Tuttavia, la richiesta del 50% dell’ingaggio – che si aggira intorno ai 4 milioni di euro netti a stagione – significa che Origi chiede circa 2 milioni di euro per rescindere il suo contratto, che scade nel giugno 2026. Questa somma è evidentemente considerata eccessiva dal Milan, che punta a trovare un accordo più vantaggioso o, in alternativa, a cedere il giocatore a titolo definitivo, anche se le offerte scarseggiano proprio a causa dell’ingaggio elevato.
Il nodo contrattuale di Origi è un esempio lampante delle difficoltà che un club può incontrare nella gestione dei contratti a lungo termine e degli ingaggi elevati per giocatori che non riescono a rendere come previsto. Per il Milan, la questione è duplice: da un lato, la necessità di liberarsi di un peso economico; dall’altro, la difficoltà di trovare un acquirente disposto a farsi carico dell’intero stipendio o di raggiungere un accordo per la buonuscita che non gravi eccessivamente sulle casse societarie. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà questa situazione. Il club rossonero dovrà negoziare con il suo entourage per cercare una soluzione che soddisfi entrambe le parti, o in alternativa, valutare l’ipotesi di mantenere il giocatore in rosa fino alla scadenza naturale del contratto, una soluzione che, tuttavia, non appare la più gradita. Il Milan è al lavoro per sbrogliare questa spinosa matassa e portare a termine un’altra importante operazione in uscita in vista della prossima stagione.